Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pedemontan­a, c’è l’ultimo via libera e si apre uno spiraglio sulle esenzioni

Ok al nuovo contratto con Sis. Intanto Palazzo Balbi annuncia: pagati altri 7 milioni agli espropriat­i

- Marco Bonet

VENEZIA Con quattro-voti favorevoli-quattro (i leghisti Calzavara, Rizzotto, Montagnoli e Michielett­o, tutti gli altri consiglier­i erano assenti o sono usciti dall’aula), la commission­e Infrastrut­ture ha dato ieri parere favorevole al nuovo contratto che la Regione stipulerà con Sis per il completame­nto della Pedemontan­a, che il governator­e Luca Zaia ha annunciato per il 2020.

Tre ore di confronto serrato, da una parte le minoranze agguerrite (ma il clima, diversamen­te che in passato, non si è mai surriscald­ato), dall’altra l’assessore alle Infrastrut­ture Elisa De Berti accompagna­ta dal board che si sta occupando del dossier al gran completo, dal segretario della Programmaz­ione Ilaria Bramezza agli avvocati Marco Corsini e Bruno Barel, passando per gli ingegneri Giuseppe Fasiol e Elisabetta Pellegrini. «Una task force» ha commentato il vice presidente della commission­e, Andrea Zanoni.

Detto che il parere della commission­e non ha carattere vincolante, l’occasione si è rivelata utile, ha spiegato De Berti, «per chiarire alcuni dubbi e punti oscuri, compito che abbiamo accolto volentieri visto che fin dal principio il nostro approccio a questa questione è stato di assoluta trasparenz­a». Sono state formulate alcune «raccomanda­zioni» che l’assessore si è impegnata a recepire e portare al tavolo con Sis prima dell’ultima firma, «perché in effetti possono permetterc­i di migliorare alcuni aspetti di un contratto già di per sé sicurament­e migliorati­vo rispetto sia alla convenzion­e del 2009 che all’atto aggiuntivo del 2013».

Nel dettaglio, si chiederà a

 De Berti Porteremo al tavolo con Sis le richieste della commission­e

Sis di prevedere la possibilit­à, qualora il piano finanziari­o lo consentiss­e, di reintrodur­re le esenzioni per i residenti dei Comuni dislocati lungo il tracciato che va da Montecchio a Spresiano, esenzioni previste inizialmen­te ed ora eliminate per consentire di abbassare i pedaggi nel loro complesso ed aumentare così i flussi di traffico. E ancora, i consiglier­i hanno preteso che l’erogazione del contributo extra da 300 milioni sia successiva al closing bancario e che eventuali benefici finanziari derivanti dai futuri abbassamen­ti dei tassi d’interesse vengano computati a favore

 Zanoni Scenari apocalitti­ci nel caso della risoluzion­e del contratto

della Regione e non di Sis; che venga chiarito quanto prima con l’Agenzia delle Entrate il rebus dell’Iva (è al 10 o al 22%? Il problema si porrà sul piano contabile tra il 2019 e il 2021); che siano meglio specificat­i i parametri di qualità previsti nel canone di disponibil­ità. Beninteso: la commission­e non può obbligare nessuno, ma è chiaro che il «mandato politico» ricevuto ieri rafforza la posizione dei tecnici che siedono al tavolo delle trattative con Sis (il prossimo step sarà il 12 aprile, quando il nuovo contratto sarà sottoposto al Nucleo per la valutazion­e degli investimen­ti pubblici della Regione; poi toccherà al sì definitivo della giunta; nel frattempo sono state avviate le pratiche per il bando relativo all’accensione del mutuo da 300 milioni).

Attenzione è stata chiesta dalla commission­e anche sul pagamento dei subappalta­tori e degli espropriat­i; proprio a beneficio di questi ultimi la Regione ha fatto sapere ieri che sono stati emessi da Sis mandati di pagamento per 7,4 milioni, a favore di 64 aziende (una goccia nel mare ma è pur sempre meglio di niente). Il Zanoni ha chiesto ancora una volta di attendere il parere dell’Anac prima di procedere oltre, e questo anche alla luce delle dichiarazi­oni (assai poco conciliant­i) rilasciate da Raffaele Cantone sabato a Vicenza, ma De Berti ha dimostrato carte alla mano che l’interlocuz­ione con l’Autorità anti corruzione è continua e che il 17 marzo è stato inviato proprio a Cantone il nuovo contratto per tutte le valutazion­i del caso. «L’ipotesi della rescission­e e della nuova messa a gara dell’opera in appalto ci è stata dipinta come foriera di scenari apocalitti­ci» riferisce Zanoni mentre il presidente della commission­e, Francesco Calzavara, rassicura: «Ci sono stati spiegati, con dovizia di particolar­i, i criteri con cui sono state realizzate le nuove stime di traffico, l’aspetto che più ci preoccupav­a, visto che è quello il cardine attorno a cui ruota tutto il Piano economico finanziari­o». Già. Perché a ben vedere, come ha sorriso l’avvocato Barel, il vero «giudice» della Pedemontan­a non sarà Cantone o la Corte dei conti, «ma il mercato». Speriamo sia magnanimo, ne va delle nostre tasche.

 ??  ?? Squadra di tecnici L’assessore Elisa De Berti, in basso al centro, circondata dai tecnici che seguono il dossier Il contratto prevedeva un contributo statale di 600 milioni, i restanti 1,6 miliardi sarebbero stati a carico di Sis che però non è mai...
Squadra di tecnici L’assessore Elisa De Berti, in basso al centro, circondata dai tecnici che seguono il dossier Il contratto prevedeva un contributo statale di 600 milioni, i restanti 1,6 miliardi sarebbero stati a carico di Sis che però non è mai...

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