Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Plateatici e tasse, rabbia di Ascom e il Comune frena sull’aumento

- G.M.C.

VICENZA Alla fine uno spiraglio si vede e a tracciarlo è l’assessore alla Semplifica­zione, Filippo Zanetti: «Se le nostre proposte rischiano di mettere in difficoltà i commercian­ti vedremo come agire, perché non è questo il nostro scopo». Dunque, niente accelerato­re a tavoletta e, anzi, quella di Palazzo Trissino sembra più una frenata. Perché il tema dell’aumento delle tariffe sui plateatici aveva sollevato l’ennesimo polverone, con Confcommer­cio che ha preso posizione e detto «no agli aumenti della Cosap».

Il terreno di scontro è la revisione del canone di occupazion­e del suolo pubblico (Cosap) che la Giunta ha abbozzato in questi giorni, con tanto di aumento previsto alle tariffe della Cosap . L’imposta è pagata, in particolar­e, da tutti i commercian­ti con un plateatico sulle strade o le piazze di Vicenza e la Giunta ha deciso di rivedere modalità e quote aumentando di circa il 30 per cento l’onere richiesto per spazi all’ombra della Basilica in piazza Biade, piazza dei Signori e piazzetta Palladio.

«Secondo noi - dichiara Zanetti - non è giusto che per un plateatico fuori dalle mura del centro si paghi lo stesso che per un tavolino in piazza dei Signori. È un discorso di equità». Apriti cielo.

Dopo le prime reazioni a caldo, lunedì in assemblea gli operatori Fipe-Confcommer­cio (Federazion­e italiana pubblici esercizi) hanno preso una posizione netta: «Le attività ubicate in quelle tre piazze subirebber­o un rincaro del 35 per cento – dichiara il direttore di Ascom Vicenza, Ernesto Boschiero -. Lo riteniamo un aumento ingiustifi­cato in un contesto economico ancora fragile». Secondo le stime di Confcommer­cio, con gli aumenti previsti dal Comune «un plateatico in centro a Vicenza verrebbe a costare il 96 per cento in più rispetto alla zona più centrale di Verona». E in Comune si apre una breccia: «Il nostro scopo non è quello di complicare la vita ai commercian­ti, vedremo come agire» è la tesi di Zanetti, che però precisa: «Siamo in fase di concertazi­one, non abbiamo ancora deciso nulla e continuere­mo a dialogare con i commercian­ti perché a nostro avviso questi aumenti sono sostenibil­i».

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Scontro Palazzo Trissino vuole rivedere la Cosap, la Confcommer­cio si ribella

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