Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Film contro i vaccini, no della Regione. Annullato Padova, salta la terza visione di «Vaxxed» dopo la sfuriata di Coletto. Al dibattito solo i contrari e il medico condannato
La polemica I promotori: «Troppe pressioni». Il report: più bimbi immunizzati, in Veneto la copertura risale
La politica e gli scienziati se ne sono accorti solo al terzo ciak. Nessuno ha detto niente alla prima proiezione del 24 novembre scorso, nonostante la presenza di molti antivaccinisti, nè alla seconda del 21 dicembre. Ma, vuoi che repetita iuvant vuoi che siamo in campagna elettorale, alla terza programmazione del film «Vaxxed» prevista per stasera sempre a Padova e sempre nella stessa sala, il «Fronte del Porto Filmclub» da dieci anni affittata dal Comune alla medesima associazione culturale, si è scatenato l’inferno. Prima contro il documentario che ipotizza il legame fra il trivalente (anti morbillo, parotite, rosolia)e l’autismo girato da Andrew Wakefield, camice bianco americano radiato dall’Albo, si è scagliato l’Ordine dei Medici di Padova. «Fa disinformazione — ha detto il presidente Paolo Simioni —. In un momento in cui sono sotto gli occhi di tutti gli effetti nocivi del calo delle vaccinazioni per l’epidemia di morbillo in Italia, non si può permettere la proiezione di Vaxxed, tanto più accompagnata da un dibattito tra antivaccinisti, senza contraddittorio». Poi è arrivata la censura dell’assessore alla Sanità, Luca Coletto: «Non è un’iniziativa di libertà, ma uno sfregio al buon senso e una sfida alla Regione, che ha avuto il coraggio di confermare il non obbligo vaccinale, sostituendolo con una seria e capillare informazione alle famiglie. Strategia che sta dando risultati importanti. Invito tutti a non andare a vederlo, questo film rischia di farci fare pericolosi passi indietro. Spero che il buon senso prevalga e la proiezione venga annullata».
Mai profezia si avverò tanto velocemente. La condanna di Coletto è arrivata alle 13.10 e alle 14.45 «Veneto Padova spettacoli» ha comunicato la sospensione della proiezione. Alla quale sarebbe dovuto seguire il dibattito «Libertà di scelta terapeutica», animato da: il professor Ivano Spano, sociologo; il dottor Paolo Rossaro, seguace del metodo Di Bella e condannato in Cassazione a un anno e sei mesi per l’omicidio colposo di un malato oncologico; il dottor Massimo Presacco, tra i firmatari di una lettera a Gualtiero Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, che recita: «Dopo un’osservazione minuziosa e prolungata di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente più sani»; e Ferdinando Donolato, presidente del Coordinamento veneto per la libertà delle vaccinazioni e noto antivaccinista. «L’associazione si vede costretta a sospendere la proiezione a causa delle pressioni ricevute e non volendosi prestare a strumentalizzazioni anche politiche, che nulla hanno a che vedere con il senso dell’iniziativa — l’annuncio di «Veneto Padova spettacoli» —. La nostra ispirazione culturale si basa sul principio della libertà di pensiero e di visione, ritenendo ogni forma di censura un pessimo esercizio della democrazia. Pur non condividendo parte dei contenuti di Vaxxed, ritenevamo la sua visione comunque interessante: poteva essere l’occasione per una riflessione sui delicati temi trattati. L’indagine è tra l’altro riferita solo ai protocolli sanitari degli Usa». Poi una frase che dice molto: «L’annullamento della proiezione è da considerarsi come senso di rispetto nei confronti del Comune di Padova, che da più di dieci anni ci consente di svolgere l’attività». Paura di perdere la sala? «Ci sono state pressioni, inutile negarlo — ammette Gianni Vitale, il critico cinematografico che collabora con l’associazione — ma hanno esagerato e noi non vogliamo essere strumentalizzati dalla politica. E’ la prima volta, in dieci anni, che dobbiamo cancellare una proiezione». E del resto la Regione sventola l’ultimo report sui vaccini: i rifiuti sono scesi dal 6,4% al 5,1% in tutte le province, il ricorso all’antipolio è salito dal 91,7% al 95,7% e il siero anti-morbillo è schizzato dall’88% di adesioni al 92,6%.