Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Veneto Promozione fascicolo sulle spese alla Corte dei Conti
L’istruttoria è stata aperta sulla base degli articoli di stampa che avevano messo alla berlina quelle «spese pazze», alcune delle quali sono diventate ormai famigerate: come per esempio i 250 mila euro per finanziare una gara ciclistica in Brasile che in realtà non si è mai tenuta. Ma poi si è rafforzata con l’esposto firmato dal Movimento 5 Stelle, che dalla scorsa primavera ha messo nel mirino Veneto Promozione, società costituita a metà dalla Regione e da Unioncamere e poi abolita nel riordino delle partecipate. Ora quelle spese sono passate alla lente dalla Guardia di Finanza, su incarico del pm della Corte dei Conti Chiara Imposimato, titolare del fascicolo. I finanzieri dovranno cercare di capire se quelle spese siano state delle semplici operazioni sbagliate oppure se ci sia quel «danno erariale» che secondo la legge si configura quando il pubblico funzionario agisca con «colpa grave», quando non addirittura per dolo.
La società era nata nel 2011 proprio con l’obiettivo di razionalizzare i fondi destinati alla promozione e all’internazionalizzazione delle imprese, in modo tale da «fare sistema» nei consessi planetari dove si va a caccia di capitali. Ma quando la scorsa primavera scoppiò la polemica si scoprirono alcune spese «sospette», poi raccolte in una raffica di interrogazioni del M5S: oltre alla gara ciclistica, sempre legato al Brasile furono il workshop «Veneto para voce» per gli operatori locali, costato 221 mila euro, svariate missioni e un torneo di golf; poi ci fu il mezzo milione speso per i Percorsi della fede («qualche cartello stradale», lo liquidò il consigliere Jacopo Berti), ma anche i viaggi in Iraq, oppure gli ottomila euro per la traduzione in portoghese del sito www.veneto.eu, e così via. Spese ora al vaglio di Guardia di Finanza e magistratura contabile.