Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Violazioni edilizie e tensioni con i residenti la moschea bengalese di Mestre sarà chiusa
MESTRE Il centro di preghiera di via Fogazzaro chiuderà. Le violazioni di carattere edilizio ma soprattutto i problemi di gestione sociale della zona hanno fatto propendere ieri per una nuova strada. Nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in mattinata in Prefettura si è deciso infatti di proporre alla comunità spazi alternativi in città da dedicare alla preghiera. Diverse le destinazioni possibili sul piatto: da via Ca’ Marcello a Favaro. Che verranno proposte in queste ore al referente della comunità bengalese Kamrul Sayed. «Il Comune – scrive nel documento
I centri di preghiera della terraferma, due a Marghera e uno a Mestre Quello di via Fogazzaro è frequentato dalla comunità bengalese
finale del Comitato per la sicurezza la Prefettura - per venire incontro alle esigenze della comunità cingalese, ben integrata e insediata nel territorio avvierà da subito i contatti con i referenti responsabili allo scopo di individuare nell’ottica di un rapporto improntato al dialogo e all’integrazione sociale dei luoghi alternativi per la preghiera nel rispetto delle norme vigenti». Lo spazio di via Fogazzaro dovrà essere chiuso. Ormai questo è deciso. Ma si è scelta la linea morbida, quella del dialogo. Da anni infatti la comunità bengalese in città è ben integrata e non si sono mai manifestati problemi particolari nei confronti dei cittadini. E anche in questo caso infatti si dice pronta alle nuove soluzioni. «Noi siamo disponibili – dice subito Kamrul Sayed – ovviamente dipende da cosa ci proporranno. Capiamo la volontà di spostarla un po’ dal centro. Però speriamo che siano posti raggiungibili con i mezzi pubblici. Molti di noi non hanno l’automobile e spostarsi sarebbe difficile. Lavoriamo a Venezia o in Fincantieri, tra Mestre Venezia e Marghera quindi speriamo sia una soluzione raggiungibile».
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