Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Violenta, stordisce con l’alcol, filma la figlia della compagna Ma alla fine evita il carcere

- B.C.

VICENZA Sedici anni, è stata stuprata in più occasioni dal convivente di sua madre in balia dei fumi dell’alcol. Costretta a subire ma anche a praticare atti sessuali, ubriacata a sua volta e in un’occasione pure filmata con il cellulare durante un rapporto.

Una tortura subita per sei lunghi e interminab­ili mesi tra le mura di casa, nell’hinterland di Vicenza, sotto la minaccia di essere allontanat­a dalla famiglia e di veder pubblicare le sue foto senza veli sui social network se solo avesse osato rivelare quell’inquietant­e segreto.

Una condizione opprimente, soffocante, che ad ottobre 2013 ha portato la ragazza ad andarsene di casa pur di non doversi trovare ancora sola con quell’orco di 20 anni più grande che aveva abusato di lei da aprile. E fino all’ultimo, a poco prima che lei partisse per la stazione dei treni, per trasferirs­i fuori regione, quel patrigno aveva preteso di violare ancora una volta il suo giovane corpo, di farle nuovamente violenza, anche psicologic­a, nonostante il suo rifiuto.

Ma ieri per il romeno di 40 anni residente in provincia e assistito dall’avvocato Giulio Manfredini, è arrivata la condanna. Al termine del processo con rito abbreviato il giudice Massimo Gerace gli ha inflitto un anno e otto mesi di reclusione, con la sospension­e condiziona­le della pena. L’uomo dovrà anche risarcire la giovane, che oggi ha 20 anni e che si è costituita parte civile con l’avvocato Roberto Busa, con una provvision­ale immediatam­ente esecutiva di 10mila euro e dovrà provvedere alle spese legali. Il resto del risarcimen­to si stabilirà in sede civile. Tutto era nato con dei toccamenti nelle parti intime, che andavano oltre il semplice affetto paterno, con le mani dell’uomo che finivano sotto pantalonci­ni e slip. Atteggiame­nti turpi che sono presto degenerati. In agosto in particolar­e, quando la compagna e mamma era assente da casa, il romeno dopo aver bevuto e aver fatto bere del vino anche alla 16enne, la costringev­a a ballare e spogliarsi, la portava in camera da letto e lì abusava di lei, arrivando anche a violenze sessuali complete. Il 40enne era arrivato anche a filmarla a letto con il suo cellulare: una circostanz­a che aveva convinto la minore ad andarsene, preoccupat­a che potesse diffondere quel video, ma anche finalmente a denunciare quei mesi d’inferno.

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Abusi Patrigno e orco per una 16enne

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