Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Trivelle, la Corte Costituzionale boccia il ricorso del Veneto
DIECI rilievi di incostituzionalità presentati, tutti dichiarati inammissibili o infondati. Veneto e Puglia hanno perso dieci a zero contro il Governo sul decreto Sblocca Italia, sul quale le due Regioni erano ricorse alla Consulta contestando l’estromissione dalle decisioni sulle concessioni per le estrazioni di gas e petrolio. La legge e la medesima sulla quale lo scorso anno si è svolto il referendum sulle trivelle (poi franato sul quorum) e stabilisce il divieto di ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare entro dodici miglia dalla costa ma al contempo ha prorogato le concessioni già rilasciate fino all’esaurimento del giacimento. Veneto e Puglia avevano separatamente presentato tre diversi ricorsi contestando il fatto che la proroga è automatica e non prevede che le Regioni diano l’ok. La Corte Costituzionale ha stabilito invece che sulla questione la competenza è interamente dello Stato. Inoltre, dicono i giudici, la norma impugnata «integra una fattispecie di legge-provvedimento che incide su un numero limitato di destinatari» che fa rientrare nella sfera legislativa anche atti che di regola appartengono a quella amministrativa. La conseguenza della sentenza non sarà il fiorire di trivelle in Adriatico perché, per proteggere Venezia dalla subsidenza, è dagli anni Novanta che sono vietate dal Po al Tagliamento . (mo zi.)