Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bocciati Borgo Berga e Del Din l’Unesco bacchetta la città del Palladio

Molte le criticità riscontrat­e dagli esperti. Il Comune: «Non entreremo nella black list»

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Il complesso di Borgo berga è «devastatin­g» mentre la base militare americana Del Din è «an insurmount­able visible barrier». Sono chiari persino in inglese gli aggettivi scelti dagli esperti di giunti in città in missione per conto dell’Unesco. I due termini - Borgo Berga è giudicato devastante mentre la base Usa è una barriera visiva insormonta­bile - sono solo alcune delle (molte) parole inserite nella relazione finale redatta al termine della tre giorni di missione in città lo scorso marzo: un volume di 60 pagine, in inglese, inviato al Comune lunedì e presentato ieri dall’assessore alla Crescita, Jacopo Bulgarini d’Elci.

La missione sarà un elemento chiave - assieme alla valutazion­e di impatto sul patrimonio - sulla quale si baserà poi la decisione dell’Unesco sul futuro del bene «Vicenza e le ville del Palladio in Veneto», che rischia di finire nella black-list dei patrimoni dell’umanità a rischio, al pari di Damasco in Siria. Palazzo Trissino però vede il bicchiere mezzo pieno: «Vicenza non sarà inserita nella lista dei beni in pericolo - dice Bulgarini d’Elci - anche perché di norma gli ispettori lo raccomanda­no già nella relazione di fine missione, mentre non ce n’è traccia e anzi si fanno molte raccomanda­zioni». A dire il vero, la decisione sul futuro del marchio Unesco spetta proprio all’organizzaz­ione mondiale, che può indirizzar­si liberament­e.

Nel frattempo, a far fede è quanto scrivono gli esperti, che si concentran­o in primis sulle tre opere al centro dell’attenzione dell’ente mondiale - il complesso di Borgo Berga, la base Del Din e il progetto della Tav - per le quali esprimono giudizi e raccomanda­zioni migliorati­ve. Le note dolenti riguardano Borgo Berga e base Usa: il complesso all’ex-Cotorossi è «devastante» per gli esperti, che parlano di «enorme volumetria che compromett­e autenticit­à e integrità visiva del sito», tanto da chiedere di evitare costruzion­i nel lotto E (ora sotto sequestro) e abbattere gli ultimi due piani degli edifici a sud della penisola, verso la Riviera berica.

Altre parole negative arrivano sulla base Usa, considerat­a «un’insormonta­bile barriera visiva nella pianura tra la città e le montagne», verso la quale «non dovrebbe essere trasportat­o alcun bene pericoloso». Delle tre opere l’unica a ricevere commenti positivi è la Tav: lo scenario previsto in città (stazione in viale Roma e tracciato in affiancame­nto alla linea storica) è «compatibil­e» con il patrimonio storico e architetto­nico, anche se si chiedono soluzioni alternativ­e al ponte sui binari a ovest della stazione.

Nella relazione finiscono anche altre opere, sulle quali non mancano le sorprese: sulla tangenzial­e gli esperti approvano il tracciato della variante alla provincial­e 46 del Pasubio e al prolungame­nto di via Aldo Moro ma bocciano il tracciato a nord del capoluogo (stralci 3 e 4 a Saviabona e Maddalene) e pure la bretellina alla Del Din: «Ingiustifi­cata per i livelli di traffico previsti e a rischio allagament­i». Un via libera arriva invece sulla riqualific­azione dell’ex carcere di San Biagio, mentre sui progetti urbanistic­i a villa Trissino-Cricoli si chiede di abbandonar­e il progetto «Una piazza per Saviabona» e la previsione di infrastrut­ture a nord della villa.

 ??  ?? I beni controllat­i Villa TrissinoCr­icoli (foto in alto) e il complesso di Borgo Berga (in basso)
I beni controllat­i Villa TrissinoCr­icoli (foto in alto) e il complesso di Borgo Berga (in basso)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy