Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’ultimo saluto al boscaiolo ucciso Ma il suo killer resta ancora ignoto
Isola Vicentina, don Piazza: «Pretto, una morte assolutamente inspiegabile»
ISOLA VICENTINA «La morte di Mauro è stata improvvisa e violenta, inspiegabile per noi umani. Ma era un uomo buono: amava i suoi animali, amava le cose fatte bene. Abiterà con il Signore». Don Emilio Piazza, il parroco di Castelnovo di Isola Vicentina, ieri ha rincuorato così i familiari di Mauro Pretto, il boscaiolo ucciso il 13 maggio nel suo casolare a Zovencedo. Il killer resta ancora ignoto.
I funerali sono stati celebrati nella parrocchia di cui Pretto era originario. La salma poi è stata sepolta nel cimitero di Isola. Ad accompagnare l’ultimo saluto al 47enne, oltre allo scelto di vivere isolato. «Amava i suoi cinque cani, amava le sue galline e gli animali del suo cortile. Dobbiamo credere in un vangelo di speranza, anche se Mauro se ne è andato in un modo inspiegabile».
Intanto, i carabinieri del nucleo investigativo provinciale, gli uomini del maggiore Giuseppe Bertoli (presente ieri al funerale) e del luogotenente Marco Ferrante, nei giorni scorsi hanno parlato con una cinquantina di persone e stilato una lista di sospetti: persone le cui posizioni sono da approfondire e che potrebbero essere risentiti. Non ci sono ancora indagati, comunque. Mauro Pretto è stato ucciso con un fucile caricato con proiettili per animali da grossa taglia, caprioli o cinghiali, con un unico colpo sparato al massimo da circa dieci metri di distanza. L’uomo viveva in una zona molto isolata, contra’ Gazzo a Zovencedo.
L’omicida lo ha colpito sulla porta di casa, quando Pretto gli ha aperto: si ipotizza che sia avvenuto quando l’uomo era da poco rientrato a casa, venerdì 12 maggio sera, dopo aver passato alcune ore in paese al bar Kamasutra dove aveva seguito la tappa di ciclismo del giro d’Italia con alcuni conoscenti della zona. Resta ignoto il movente, non risulta che l’uomo avesse dissidi o questioni aperte. Ma su questo i carabinieri stanno indagando, scandagliando anche il passato del 47enne. I militari non stanno lasciando nulla di intentato: l’intera area è stata mappata con l’elicottero e tutte le persone che possiedono armi, nei dintorni, sono state interrogate.