Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, inizia il cantiere in alveo Pesci spostati e canali in secca
Tornano le transenne. Spiaggetta chiusa al pubblico
La fauna ittica è stata prelevata sabato scorso dal canale di derivazione di via Pusterla e trasferita dall’associazione dei pescatori in un luogo del fiume adeguato.
Come previsto dall’accordo siglato fra Comune e Belfiore ‘90 che ha in gestione l’area, le paratie del canale sono calate e, progressivamente, il livello dell’acqua si sta abbassando all’interno della struttura in cemento. Sul lato a ovest della strada è scattato il divieto di sosta permanente.
Tutto è pronto nell’isolotto a nord del Ponte degli Alpini per predisporre il cantiere d’ingresso in alveo. Sarà funzionale ai lavori di consolidamento delle due stilate a est del monumento palladiano. Ieri, l’impresa Nico Vardanega Costruzioni ha delimitato con alcune transenne la zona che d’ora in poi sarà vietata ai non addetti ai lavori, con buona pace dei bagnanti che dovranno rinunciare a prendere la tintarella in quell’area particolarmente suggestiva e d’estate molto gettonata. Lo potranno fare nella porzione più a nord che rimarrà accessibile.
«Stiamo lavorando per mettere a punto il cantiere – conferma Giannantonio Vardanega, il titolare della ditta che ieri ha fatto un sopralluogo sul posto – attendiamo in questi giorni l’incontro con il responsabile della sicurezza, l’ingegnere Dario Foppoli, per definire alcuni dettagli e procederemo come da progetto». L’impresa, quindi, entrerà in alveo da nord del ponte e secondo le fasi previste dal piano comunale, superando l’iniziale perplessità dovuta ad alcune criticità sulle quale ha poi replicato il consulente comunale Claudio Modena. Prima, però, la ditta dovrà costruire le ture, una sorta di dighe fatte di ghiaia e massi di pietra, per prosciugare una porzione del Brenta, uno dei punti che Vardanega aveva contestato. Sempre ieri, una delegazione composta da alcuni rappresentanti del secondo reggimento Genio guastatori di Trento, con i vertici nazionali e locali degli alpini, e i tecnici comunali ha svolto una ricognizione lungo le due sponde del Brenta a ridosso del ponte verificando se vi siano le condizioni per realizzare una struttura provvisoria del tipo Bailey per favorire il collegamento pedonale fra destra e sinistra fiume durante i lavori che dureranno almeno due anni.
Si attende ora una risposta. La possibilità di avere un passaggio fra le due zone della città è stata sollecitata anche dai commercianti e dal comitato di quartiere Angarano dopo le recenti chiusure del ponte.