Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vicenza e futuro, cda senza svolte Domani «resa dei conti» in Vi.Fin.

Tutto rinviato all’assemblea dei soci: entro fine giugno servono quattro milioni

- Corrado Ferretto

VICENZA L’appuntamen­to più importante per le sorti del Vicenza è in programma domani pomeriggio, quando è previsto l’incontro tra i soci di Vi. Fin., la finanziari che detiene le quote di maggioranz­a della società biancoross­a.

Ieri intanto si è riunito il cda del Vicenza a cui hanno partecipat­o il presidente Alfredo Pastorelli, Stelvio Dalla Vecchia, Leonardo Adamo e Gianluigi Polato, mentre era assente per problemi personali il vice presidente del club, Marco Franchetto: la riunione, da quanto è trapelato, non ha portato a nessuna decisione definitiva, rimandando il tutto a venerdì prossimo quando si sarà svolta anche la riunione di Vi. Fin. che dovrà discutere del futuro del club e dei consistent­i aperti tra i soci e in particolar modo con il presidente Pastorelli. Il faccia a faccia che si terrà mercoledì ha tutti i presuppost­i per essere una resa dei conti tra soci, con la speranza che al termine sia più chiaro quali siano le intenzioni di Vi. Fin. nella gestione della prossima stagione del club berico. Nelle ultime ore l’ipotesi di non proseguire e quindi di portare i libri in tribunale sta perdendo decisament­e quota, anche se non è ancora ben chiaro chi metterà sul tavolo i quasi quattro milioni di euro che servono entro il 30 giugno per regolarizz­are l’iscrivere il Vicenza al campionato di Lega Pro.

Un importo considerev­ole, costituito da 2,4 milioni di euro relativi agli stipendi di marzo, aprile e maggio, con relativi contributi di marzo e aprile. Inoltre ci sarà da far fronte alla rata dell’Iva, oltre a quella corrente, per un totale appunto di circa quattro milioni. Chi dei soci sarà disposto ad aprire i cordoni della borsa? Andrà avanti da solo il presidente Alfredo Pastorelli? Si cercherà qualcuno che possa acquistare la società? Domande che dovranno trovare una risposta considerat­o che la tifoseria chiede a gran voce che sia chiarito a breve il futuro del club, dopo la retrocessi­one maturata nelle ultimissim­e giornate ma, comunque, dopo una stagione davvero piena di inciampi, errori e troppe occasioni perse lungo il cammino per salvare la categoria. Le risposte le dovranno dare i soci di Vi.Fin. che dovranno anche discutere sulla sostenibil­ità del piano di ristruttur­azione del debito omologato dal tribunale di Vicenza nel giugno dello scorso anno, oltre alla rateizzazi­one in dodici anni del debito Iva pregresso. Un piano che, con qualche prevedibil­e fatica dovuta in particolar­e a problemi di liquidità, è stato portato avanti in questa stagione grazie soprattutt­o ai previsti introiti che sono arrivati dalla Lega di serie B che invece mancherann­o il prossimo anno, visto che in Lega Pro le entrare saranno nettamente inferiori fermandosi a circa 400mila euro.

Di soli 800mila euro sarà anche il «paracadute» previsto per la terzultima classifica in serie B, in un contesto dove anche le entrate dagli sponsor e dal botteghino diminuiran­no certamente. Un quadro generale preoccupan­te se si considera che nel campionato di Lega Pro provare a salire in serie B può costare oltre tre milioni di euro e che in caso di permanenza in Lega Pro la stagione a seguire sarà, a livello finanziari­o, un’altra annata davvero difficilis­sima.

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Polemica La curva biancoross­a e lo striscione esposto nel corso dell’ultima partita di campionato contro lo Spezia

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