Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Russia-Vicenza, i podisti tornano dopo 2.700 chilometri di storia «In memoria dei nostri caduti»

- di Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA Correre per 2.700 chilometri, partendo da Rossosch nelle steppe del fiume Don, in Russia, fino al piazzale della Vittoria a Monte Berico. Gli alpini italiani, 75 anni fa, nella tragica ritirata dalla campagna di Russia su quel tragitto lasciarono decine di migliaia di morti. Un gruppo di sedici atleti vicentini, quindici uomini e una donna, partendo lo scorso 1 agosto ha voluto fare la stessa strada di corsa per «riportare a casa, simbolicam­ente, tutti quelli che non ce l’hanno fatta»: ieri sono arrivati a Vicenza, festeggiat­i da autorità e famiglie alla protettiva ombra del santuario della Madonna.

«Durante il nostro viaggio ci siamo fermati a commemorar­e i tanti italiani caduti in terra russa. Ci sono dei cippi che li ricordano, anche a Rossosch» raccontava ieri commosso Federico Ponso, uno dei sedici atleti, mostrando a centinaia di vicentini venuti ad accoglierl­i una gavetta di latta in uso ai soldati italiani durante la Seconda guerra mondiale. «Un anziano contadino ci si è avvicinato e ce l’ha donata. C’è ancora scritto il nome del soldato che la portava, era Enrico Pascoletti della divisione Julia» ha spiegato Ponso: gli atleti si sono ripromessi di rintraccia­rne la famiglia, che forse è in provincia di Udine.

L’idea di questa staffetta commemorat­iva è di due associazio­ni sportive e culturali, l’Atletico Bastia di Rovolon (Padova) e la Tracce di Memoria di Isola Vicentina. Il primo agosto gli atleti, supportati anche dal Gruppo alpini di Mossano che li ha accompagna­ti durante il viaggio, sono andati direttamen­te a Rossosch, dove durante la guerra c’era il comando del corpo di spedizione italiano. Da lì nel 1943 i fanti e gli alpini italiani, inviati in Russia da Benito Mussolini per affiancare i ben più attrezzati alleati tedeschi, in qualche modo riuscirono a disimpegna­rsi e a marciare verso l’Italia dopo la disfatta delle armate di Adolf Hitler a Stalingrad­o. Solo una minima parte di chi era partito tornò a casa.

Con il progetto «Lungo la strada del ritorno», il gruppo di podisti vicentini ha voluto onorarne la memoria. Oltre a Federico Ponso si sono messi alla prova altri 14 uomini e una donna: Luisa Carraro, Gianpaolo Boarotto, Gabriele Bozzolan, Diego Buson, Paolo Dalle Tezze, Paolo Donà, Gianni Donadello, Andrea Ferrari, Michele Lattenero, Mauro Ongaro, Igino Pierantoni, Cesare Ponso, Paolo Sinigaglia, Federico Trivellin, Mauro Veronese.

Da Rossosch e Nikolajewk­a, a tappe ben definite, i 16 atleti si sono alternati in staffette lungo le strade di Russia, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Austria. La corsa è stata supportata da un gruppo di altre venti persone addette ai vettovagli­amenti, e filmata dall’associazio­ne Tracce di Memoria: su queste basi costruirà un documentar­io sulla ritirata di Russia, nei principali luoghi di combattime­nto.

 ??  ?? Rientro L’arrivo, ieri pomeriggio, a Monte Berico della staffetta «Lungo la strada del ritorno» (Optimabran­d)
Rientro L’arrivo, ieri pomeriggio, a Monte Berico della staffetta «Lungo la strada del ritorno» (Optimabran­d)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy