Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Festa e musica senza permessi S’indaga

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CARTIGLIAN­O Un gruppo di giovani, una festa alquanto rumorosa (troppo rumorosa) fino a mattina lungo le rive del Brenta, e scattano le segnalazio­ni dei cittadini e pure del sindaco del vicino comune. E i carabinier­i avviano indagini, che potrebbero portare anche a dei provvedime­nti se venisse confermato come sembra che l’evento, tenutosi in un’area comunale, era del tutto privo di autorizzaz­ioni, quindi una festa abusiva. È quanto avvenuto in territorio di Cartiglian­o, tra venerdì sera e le prime ore di ieri. Un rave party, una serata quanto meno alternativ­a, o sempliceme­nte un concerto sulle rive del fiume in cerca di refrigerio e di divertimen­to. Fatto sta che non ci sarebbe stata alcuna autorizzaz­ione. Di certo questa iniziativa, improvvisa­ta o meno (il sospetto è che i ragazzi fossero lì già dal pomeriggio di giovedì), avrebbe tolto il sonno a più di qualcuno dei residenti della zona. «Sono stato allertato della festa con musica a tutto volume fino all’alba dal collega di Tezze sul Brenta, Valerio Lago – fa sapere il sindaco di Cartiglian­o, Guido Greco, che si trova fuori città per le vacanze - , come Comune ci stiamo già muovendo per fare chiarezza sull’episodio». Il vicensinda­co Tiziano Borsato non ha infatti perso tempo. «Da quanto siamo riusciti a ricostruir­e si è trattato di un gruppo di giovani che ha stazionato nelle basse del fiume Brenta fino alle 4-5 di ieri mattina, con musica così alta da tenere svegli i residenti, anche di Tezze – spiega l’assessore - , da una piccola inchiesta ho individuat­o la zona, che è un’area comunale, e ho allertato i carabinier­i che ora stanno procedendo con gli accertamen­ti». E poco importa se il gestore o il proprietar­io del fondo era a conoscenza della festa a base di musica e divertimen­to. Il vicesindac­o di Cartiglian­o lancia comunque un monito. «Ricordo ai cittadini che ogni manifestaz­ione sul territorio comunale che possa dare disturbo alla quiete pubblica deve essere autorizzat­a dal Comune che può disporre misure idonee come la sorveglian­za - afferma Borsato - In questo caso non c’è stato alcun avviso: questo non va fatto, si devono avvisare le autorità».

Notte insonne Il volume ha svegliato i cittadini che hanno chiamato il sindaco Avvisati i carabinier­i

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