Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Per me è la fine di un incubo»
VENEZIA «È la fine di un incubo». Altro l’ex europarlamentare Amalia Sartori (Forza Italia) non dice. Ieri pomeriggio, Sartori era nella sua casa, nel Vicentino, sostenuta dall’affetto degli amici e dalle persone più care, mentre, a cento chilometri di distanza, il presidente del Tribunale di Venezia Stefano Manduzio pronunciava le parole: «Assolta con formula piena». Commossa, la politica ha preferito che a parlare fosse il suo avvocato, Alessandro Moscatelli che la assiste dal giugno 2014, mese in cui scoppiò lo scandalo delle tangenti del Mose. A lui, commossa e al contempo sollevata, Sartori avrebbe detto quelle poche parole: «Oggi (ieri, ndr) finisce un incubo». Tre anni fa, Amalia “Lia” Sartori è stata accusata d’aver ricevuto per la sua campagna elettorale 25 mila euro, senza tuttavia dichiararli, dal Consorzio Venezia Nuova. La ex vicepresidente della Regione (19901995), ex presidente del consiglio regionale (1995-2000), ex eurodeputata (dal 1999 al 2014) e molti anni prima, negli anni ’80, prima donna assessore in Veneto, si è sempre detta estranea ai fatti e mai, in sedici mesi di dibattimento, ha rilasciato una dichiarazione al processo che la vedeva imputata. «Mi ha ringraziato – spiega Moscatelli -, mi ha ripetuto “ti abbraccio”: era scossa e commossa ma felice, per quanto la riguarda, l’assoluzione è una piena riabilitazione politica, lei quei soldi non li ha mai presi e per quest’inchiesta ha dovuto scontare tre mesi ai domiciliari, a breve distanza dalla morte del suo unico figlio (Carlo Signori deceduto il 14 gennaio 2014 a 37 anni a seguito di un malore, ndr)». Quando è scoppiato lo scandalo per le tangenti del Mose, Sartori era europarlamentare e, nel giugno 2014, fu chiesta la liberatoria al Parlamento europeo per il suo arresto, scattato il 2 luglio 2014 con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti. «Un fatto mai avvenuto come prova la sentenza di oggi (ieri, ndr)sottolinea il legale -. Sartori è l’assistita che qualsiasi avvocato vorrebbe avere, si è completamente affidata a noi, si è fidata, una persona squisita: è stato un privilegio seguirla».