Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cinque Province vendono le quote di Veneto Strade Restano Venezia e Belluno
VENEZIA Le Province venete pronte a lasciare Veneto Strade, società a partecipazione pubblica e privata che ha, tra i principali scopi sociali, «la progettazione, la costruzione, il recupero, la ristrutturazione, la manutenzione, la vigilanza sulla rete viaria assegnata». Intanto, però, prendono tempo per valutare il valore delle azioni. Ieri, nella sede aziendale di Mestre si è tenuto un incontro durante il quale è stato presentato un piano sviluppato per Veneto Strade dalla società di consulenza Praxi di Torino al fine di definire le necessità finanziarie. È emerso che Palazzo Balbi «ha chiesto alle Province di acquisire le loro quote – afferma l’ad di Veneto Strade Silvano Vernizzi -: hanno risposto tutte di sì, tranne la Città Metropolitana di Venezia e la Provincia di Belluno». Quest’ultima, sempre secondo Vernizzi, «faticherebbe a lasciare Veneto Strade, visto che in questo caso verrebbe meno la convenzione che riguarda anche la Regione». In realtà, Belluno è indebitata con la società di servizi. Qualche mese fa si parlava di un debito di circa 25 milioni causato, secondo fonti provinciali, dalla costante riduzione dei trasferimenti statali. Comunque sia, le Province che intendono vendere la propria quota, «vogliono farlo a seguito di una perizia sul valore delle azioni. Secondo Praxi è pari a 1,0034 euro; per un ammontare di 5,8 milioni». Ma Veneto Strade sopravviverebbe senza le Province? «Credo proprio di sì – termina Vernizzi -: già quest’anno ci siamo occupati delle sole strade regionali e di quelle provinciali bellunesi». (m.d.f.)