Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Siringa sporca di sangue per minacciare un medico

Arrestato alla Croce Rossa. Altro fermo a Porta Castello

- B.C.

VICENZA Nessun coltello o pistola ma una siringa sporca di sangue. Questa «l’arma» con cui l’altra notte il vicentino Davide Hyde ha minacciato un medico della Croce Rossa per ottenere soldi e cibo. «Te la pianto in testa – ha urlato il 44enne, volto conosciuto alle forze dell’ordine -. Sono sieroposit­ivo». E solo per il rapido intervento della polizia l’uomo non ha messo in atto le minacce. Erano le 1.30 quando è scattato l’allarme in contra’ Torretti. Hyde si trovava in zona quando i cancelli della sede della Croce Rossa si sono aperti per far entrare un’ambulanza e lui è sgattaiola­to nel cortile. Lì si è seduto sul muretto e ha tediato il medico - che lo aveva avvicinato per invitarlo ad uscire - con insistenti richieste di soldi e cibo. Ma il 54enne glieli ha negati e, ancora una volta, gli ha chiesto di lasciare il cortile. Hyde non ha affatto apprezzato e ha reagito: ha tirato fuori dalla tasca una siringa sporca di sangue ed è passato alle minacce, tra le urla. Una scena, questa, che ha portato un operatore a chiamare subito il 113. I poliziotti delle volanti in pochi minuti erano in zona e hanno provveduto a bloccare il tossicodip­endente, che non ha smesso di minacciare il medico anche in loro presenza. «Appena esco di prigione vengo e ti ammazzo» la frase che gli ha sbraitato contro. Per Hyde è quindi scattato l’arresto per rapina aggravata dall’uso di siringa. Accompagna­to in carcere, dovrà comparire davanti al giudice per l’interrogat­orio di convalida.

A finire in carcere grazie alla polizia anche Ciro Pace, 50enne napoletano che mercoledì sera in centro ha tentato di rapinare due giovani. Già ieri mattina era in tribunale scortato dagli agenti: condannato ad un anno di reclusione e 600 euro di multa, è stato rimesso in libertà dal giudice che gli ha imposto di non fare ritorno in Veneto. Pace, in piazza Castello, aveva fermato un 19enne a cui aveva intimato, sotto la minaccia di picchiarlo, di consegnarg­li soldi e smartphone, ma la vittima, invece che consegnarg­li il telefono, lo ha usato per chiamare la polizia. Poco dopo il 50enne, che si accompagna­va con altre due persone che però non avrebbero responsabi­lità, ci ha riprovato in contra’ San Marcello con un 21enne a cui ha sferrato un pugno, ma il giovane ha reagito e chiamato la polizia.

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Intervento La polizia

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