Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Schianto mortale, la procura ora apre un’inchiesta Il terzo ragazzo resta grave

Pioggia e velocità tra le cause della tragedia nel Padovano

- Nicola Munaro Johnny Lazzarotto

BASSANO C’è un’inchiesta in procura a Padova, sul tavolo del pubblico ministero Benedetto Roberti, per conoscere i dettagli di una tragedia che ha l’epilogo già scritto nella notte padovana di San Giorgio in Bosco, tra martedì e mercoledì, costata la vita a Chiara Maschio, 21 anni di Bassano, e Filippo Miotti, 23, di Marostica.

I due ventenni sono morti nel frontale tra la Renault Twingo guidata da Chiara e un camion che trasportav­a polli vivi. L’autista del tir, M.S., 52 anni di Cittadella (Padova) è indagato per omicidio stradale. Ma la sua iscrizione – fanno sapere gli inquirenti – è un atto dovuto per cercare tutte le risposte sulla dinamica dell’incidente. Nei prossimi giorni infatti il pm Roberti convocherà un ingegnere a cui affidare una perizia tecnico-dinamica sull’impatto mortale, avvenuto in pieno centro a San Giorgio in Bosco, nell’Alta Padovana. L’esame avrà il compito di cristalliz­zare quanto già raccolto dai carabinier­i e dai vigili del fuoco arrivati sul luogo dell’incidente.

Secondo la prima informativ­a fatta arrivare in procura (che non ha disposto l’autopsia ma soltanto l’esame esterno dei corpi di Chiara Maschio e Filippo Miotti), sarebbe stata proprio la macchina dei due ventenni a sbandare e invadere la corsia opposta, su cui stava viaggiano il camion guidato dal cinquantad­uenne di Cittadella. A causare l’incidente potrebbero essere stati l’asfalto bagnato dalla pioggia e la velocità tenuta dalla Renault Twingo, che come un proiettile si è schiantata sul camion. Una testimonia­nza fondamenta­le poi potrebbe arrivare dalle telecamere di videosorve­glianza del paese: il pm ha chiesto l’acquisizio­ne dei filmati di quella notte nella speranze che gli occhi bionici abbiano registrato il momento dell’impatto fatale.

E mentre le indagini prendo il via a ritmo serrato, rimane ancora grave all’ospedale di Padova Tommaso Chiurato, il ventitreen­ne di Marostica unico superstite dell’incidente dell’altra notte: era seduto nei posti dei passeggeri, mentre Chiara era alla guida dell’auto e Filippo al suo fianco. La carambola mortale l’ha risparmiat­o ma i medici non se la sentono ancora di sciogliere la prognosi. La speranza di tutti adesso è che il giovane possa superare questo terribile momento e il sentimento si intreccia con lo sconforto di chi conosceva Chiara e Filippo, le due vittime del tragico schianto avvenuto di notte lungo la Valsugana.

Tanti nel frattempo i messaggi lasciati da chi conosceva Chiara e Filippo sui profili Facebook dei due giovani, ennesime croci su una strada quasi maledetta, in attesa che dalla procura padovana venga firmato il nulla osta alla sepoltura dando così il via libera ai funerali che saranno celebrati la settimana prossima, probabilme­nte in due occasioni distinte. «Non ci voglio ancora credere Filippo, la tua scomparsa lascia un vuoto incolmabil­e dentro me. Ci eravamo ripromessi di restare amici per sempre e con te perdo un fratello e una parte della mia vita» scrive Federico, un amico di Filippo Miotti, su Facebook. Ancora i social sono il luogo del ricordo: «Ci eravamo visti tre giorni fa e ora…non ci posso credere, riposa in pace amico mio» posta invece Deborah sulla pagina dell’impiegato ventitreen­ne. Un cuore e alcune foto dei bei momenti passati assieme sono i ricordi lasciati dalle amiche sul profilo di Chiara, giovane solare e amante della vita, studentess­a universita­ria: «Un pensiero a te Chiara, amica mia, ti vorrò sempre bene. Ora tu e Pippo siete assieme per sempre, non vi dimentiche­rò mai». Messaggi come questo, a centinaia, per ricordare due giovani vite spezzate all’improvviso, in quello che è l’ennesimo incidente stradale che va a toccare il comprensor­io Bassanese.

L’autista del tir Atto dovuto l’indagine per omicidio stradale: consentirà di cercare le risposte sulla dinamica

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Le vittime giovani Chiara Maschio, 21 anni, studentess­a di Bassano e Filippo Miotti, 23 anni, impiegato di Marostica, sono morti nell’incidente
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