Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Una sala cinema, 10 stanze, telecamere La Basilica ora è pronta per Van Gogh

Goldin: «Trovato l’equilibrio fra l’edificio e la mostra». Già 85 mila prenotazio­ni

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Dieci «stanze», 14 impianti di climatizza­zione, 200 telecamere e la novità di una sala cinema ricavata dentro il salone e che potrà contenere fino a cento spettatori. Il tutto all’insegna di due concetti: «equilibrio» e «leggibilit­à architetto­nica dell’edificio». Benvenuti nel salone della Basilica palladiana così come sarà allestito fino al prossimo aprile. Cioè durante i mesi in cui è in programma la mostra «Van Gogh, tra il grano e il cielo», curata da Marco Goldin e dalla sua società «Linea d’Ombra», che metterà in mostra 129 opere fra cui 43 dipinti e 86 disegni del genio olandese.

L’esposizion­e - che registra finora 85 mila prenotazio­ni - aprirà i battenti il prossimo 7 ottobre e le prime opere arriverann­o fra una settimana.

Dunque l’allestimen­to è ormai pronto, nonostante un iter travagliat­o fatto di lavori iniziati e poi fermati, quindi sottoposti a una modifica del progetto e quindi ripartiti. Ora, il monumento di piazza dei Signori può accogliere opere dal valore inestimabi­le e tornare ad accogliere i flussi che contraddis­tinguono le mostre targate «Linea d’Ombra». E lo farà attraverso una struttura «diversa dalle precedenti» sottolinea il curatore, Marco Goldin: «Si è trovato un equilibrio - dichiara - fra ciò che serve a una mostra di questo genere e ciò che si vuole mantenere a livello estetico». Il riferiment­o è ai diktat della Soprintend­enza delle Belle arti di Verona, che il mese scorso aveva bloccato i lavori - già iniziati per realizzare l’allestimen­to chiedendo poi una revisione del progetto per assicurare «maggiore dialogo con il luogo che ospita la mostra». Insomma, le geometrie del salone non erano abbastanza visibili. A cominciare dalle sale multimedia­li, che in origine erano due, una nella prima parte di mostra e una alla fine. Dopo i rilievi della Soprintend­enza, il cambiament­o: «Abbiamo previsto un’unica sala più ampia alla fine del percorso espositivo - spiega Goldin - che ci consente inoltre di proiettare un film documentar­io della durata di un’ora». E nei fatti la sala cinema è la vera novità dell’allestimen­to targato «Linea d’Ombra»: uno spazio insonorizz­ato, con pavimenti, pareti e soffitto neri, luci al neon e in grado di contenere 100 posti a sedere. Alla sala cinema si può accedere dopo un percorso lineare: un corridoio che sfrutta la lunghezza del salone conduce attraverso le prime cinque sale (incentrate sulla parte di vita in Olanda di Van Gogh), mentre un percorso parallelo porta ad altre 4 stanze (incentrate sulla vita in Francia dell’artista) fino alla sezione cinema o, per chi vorrà, all’uscita verso il loggiato del monumento. Nel mezzo, a separare le due macro-sezioni della mostra, una parete che percorre il salone nella sua lunghezza e che nasconde al visitatore i 14 condiziona­tori che regolano il clima dentro la Basilica: «Il fatto di accogliere anche molti disegni - precisa Goldin impone un maggiore controllo su temperatur­a e umidità, ma in ogni caso mostre di questo tipo hanno necessità di un sistema impiantist­ico dal quale non si può prescinder­e».

Ai condiziona­tori si affiancano anche duecento telecamere di sicurezza e decine di chilometri di cavi elettrici che passeranno sotto i piedi dei visitatori.

L’allestimen­to ha recepito anche altre modifiche chieste dalla Soprintend­enza, come l’ampliament­o di 40 centimetri del corridoio e la completa visibilità di due finestre della Basilica, e il risultato, nelle parole del vicesindac­o, Jacopo Bulgarini d’Elci, è positivo: «È stato assicurato una migliore leggibilit­à del monumento - afferma il vicesindac­o, Jacopo Bulgarini d’Elci anche se fin dall’inizio l’allestimen­to è stato pensato in quest’ottica». Già martedì prossimo arriverann­o a Vicenza le prime opere che saranno esposte in mostra.

Dal 7 ottobre In esposizion­e 129 opere fra cui 43 dipinti e 86 disegni del genio olandese. I primi quadri arriverann­o a Vicenza la settimana prossima

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