Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Slot, quintuplic­ata la sanzione per chi non rispetta gli orari

Pugno di ferro di Palazzo Trissino nella lotta alla ludopatia. Le multe passano da 50 a 250 euro. In città anche 7 negozi con le macchinett­e

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Sanzioni quintuplic­ate e fenomeno che si allarga anche ai negozi. Dopo essere stato uno dei primi Comuni in Italia a ingaggiare una lotta contro la diffusione - e l’accensione - delle slot machine, ora Palazzo Trissino alza l’asticella. E aumenta le sanzioni. In particolar­e quella prevista per i gestori di esercizi che non rispettano gli orari imposti dal Comune nel 2015 per il funzioname­nto delle slot, che passano da 50 a 250 euro. «Finora in alcuni casi era più convenient­e per i gestori pagare la sanzione piuttosto che spegnere le macchinett­e» osserva l’assessore alla Sicurezza urbana, Dario Rotondi. È lui, assieme all’assessore alla Semplifica­zione Filippo Zanetti, a spiegare la novità introdotta ieri dalla Giunta in materia di lotta alla ludopatia e al gioco d’azzardo: fra meno di due settimane tempo tecnico richiesto per la pubblicazi­one nell’albo pretorio - tutti i locali che ospitano slot machine e che non rispettano gli orari imposti dal Comune rischiano una multa da 250 euro. Il riferiment­o è all’ordinanza firmata dal sindaco, Achille Variati, nell’aprile del 2015: in quell’occasione il Comune stabilì due fasce orarie per il funzioname­nto degli apparecchi, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, imponendo lo spegniment­o delle slot in tutte le altre ore del giorno e della notte, pena una multa da 50 euro. D’altronde in città la diffusione delle slot aumenta, tanto che pure 7 negozi hanno inserito il dispositiv­o fra le loro pareti, oltre a 3 sale gioco attive sul territorio comunale e 20 tabaccheri­e che ospitano le cosiddette «new-slot». In ogni caso, in questi ultimi due anni i vigili hanno pure sanzionato alcuni locali: le violazioni registrate al comando di contra’ Soccorso Soccorsett­o sono state 111, con l’80% dei verbali pagati. «Ma la possibilit­à per i gestori di guadagnare la stessa cifra richiesta dalla multa in poche ore - precisa Rotondi ci ha spinto a una modifica dell’importo». E dunque ecco che ora la sanzione è stata quintuplic­ata fino a 250 euro. Una stangata che non colpirà, però, chi sforerà gli orari previsti senza commettere violazioni: una nuova ordinanza dell’ottobre 2015 sancì, infatti, la possibilit­à - specie per i gestori di sale gioco e sale bingo - di derogare dagli orari previsti a patto della realizzazi­one di un progetto di contrasto alla ludopatia interno alle sale scommesse e certificat­o dall’azienda sanitaria. «La sala bingo di Vicenza ha presentato un progetto e ottenuto la deroga - precisa Zanetti - che però è scaduta a fine dello scorso anno e ancora non è stata riconferma­ta, visto che abbiamo chiesto alcune integrazio­ni al progetto». Nel frattempo, sul fronte della lotta alla ludopatia in collaboraz­ione con le stesse sale gioco, la città è presa pure a modello: «Vicenza - sottolinea Zanetti - è stata citata come esempio tipo per il contrasto alla ludopatia in una recente pubblicazi­one dell’università di Firenze».

L’assessore Rotondi «La possibilit­à per i gestori di guadagnare i 50 euro in poche ore ci ha spinto a cambiare»

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2015 Nella primavera di due anni fa il sindaco di Vicenza Achille Variati ha firmato un’ordinanza che limita a due fasce orarie l’uso delle slot: 10-13 e 17-22

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