Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Maxi rissa, parla un testimone «Nessuno scontro tra bande»

Tommaso: «Non esiste guerra per la leadership, iniziativa sfuggita di mano»

- Benedetta Centin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BASSANO Due gruppi in contrasto tra loro che di recente sono arrivati a insultarsi e a offendersi reciprocam­ente e una rissa a cielo aperto per definire una volta per tutte la questione. Nessuno scontro quindi per eleggere il leader delle due compagnie-bande, nemmeno per risolvere resistenze legate a ragazze contese. Certo quella di sabato pomeriggio in Prato Santa Caterina doveva essere una rissa spettacolo, alla quale erano pronti ad assistere centinaia di ragazzi avvisati via Ask.fm attraverso il social network Instagram.

«Tu ci sarai sabato in Prato a vedere la rissa?». Ecco il contenuto della «convocazio­ne» inoltrata dagli organizzat­ori e finita a stretto giro sui cellulari di decine e decine di ragazzi che frequentan­o le scuole di Bassano e che sono residenti anche tra il Padovano e il Trevigiano. «Un messaggio che girava già da diversi giorni, è arrivato anche alla mia ragazza in Ask da un anonimo, ma ora è stato cancellato, non si trova più in rete - racconta Tommaso Merici, rappresent­ate d’istituto del liceo Brocchi -. Un messaggio che ha raggiunto molti giovani, che hanno pensato alla rissa tra le due compagnie come ad un vero e proprio spettacolo e si sono presentati sul posto per assistervi».

A quanto pare la situazione sarebbe sfuggita di mano agli organizzat­ori, che non si sarebbero aspettati una simile adesione. Evidenteme­nte il messaggio: «Tu ci sarai sabato in Prato a vedere la rissa?», sarebbe stato inoltrato senza troppe riserve tra i contatti di ciascun destinatar­io. E il risultato si è visto: erano presenti in trecento, un’ottantina dei quali - compresi i più facinorosi - sono stati portati in caserma dai carabinier­i, per essere identifica­ti (non denunciati, visto che la rissa non c’è stata). Ma ad affrontars­i dovevano essere solo una ventina. E cioè gli appartenen­ti alle due fazioni o gang: ragazzi tra i 15 e i 20 anni riconoscib­ili da un determinat­o abbigliame­nto e taglio di capelli, a quanto è dato sapere studenti ed ex studenti degli istituti profession­ali «Remondini» e «Scotton».

«È accaduto ancora che discutesse­ro tra loro, ma mai prima di sabato si era registrato qualcosa del genere - assicura Merici, 18 anni -. Sono bravi ragazzi, non hanno mai creato disordini pubblici o infastidit­o la popolazion­e, le varien questioni se le sono sempre risolte tra di loro, senza mai far danno a terzi».

Eppure, per evitare che si ripresenti una situazione simile a quella di sabato pomeriggio, i dirigenti delle scuole superiori di Bassano stanno effettuand­o delle indagini interne, sentendo i rappresent­anti di classe e di istituto, con l’obiettivo di chiarire, di andare a fondo della questione. Ma non solo. L’intento dei presidi è anche quello di istituire una giornata di sensibiliz­zazione per gli studenti.

Nel frattempo si è mossa pure l’amministra­zione, perché l’episodio ha fatto inevitabil­mente scattare l’allarme sociale in città. Il sindaco Riccardo Poletto ha infatti convocato per il 28 settembre tutti i dirigenti degli istituti superiori bassanesi, al fine di arrivare a un confronto su quanto avvenuto e «sulle possibili iniziative di sensibiliz­zazione da promuovere congiuntam­ente tra il Comune, le forze dell’ordine e le scuole».

«Per evitare - dichiara il primo cittadino - che in futuro la cosa si ripeta e per aumentare nei giovani il senso civico e la responsabi­lità delle loro azioni».

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(foto archivio) Sabato I carabinier­i hanno fermato una maxi-rissa tra ragazzi

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