Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sovrappasso, i tempi si allungano Il Comune: aspettiamo l’ok di Rfi L’ira dei residenti sui social. Il progetto perde la rampa per disabili
BASSANO Avrebbe dovuto aprire in queste settimane, dopo oltre tre anni di passione, invece non è ancora stato installato il sovrappasso ferroviario nella zona di San Marco, a ridosso del centro storico e di San Vito. I tempi si allungano ulteriormente, residenti e commercianti dell’area stanno perdendo la pazienza. I primi perché sono costretti a percorsi alternativi più lunghi e più disagiati, i secondi perché indotti a fare i conti con il calo di affari dovuti alla mancanza di passaggio dei potenziali clienti.
«Nessun blocco del cantiere - tiene a precisare l’assessore alla Cura urbana, Roberto Campagnolo - stiamo aspettando un’autorizzazione da Rete ferroviaria italiana per la posa dei supporti sui quali poi sarà inserita la nuova struttura. Sollecitiamo spesso la sede romana della società che gestisce il servizio ferroviario e speriamo che a breve conceda il via libera». Non è quindi ancora il tempo di mettere la parola fine ad una situazione che da anni vede interrotto il collegamento pedonale fra il centro storico e un paio di quartieri, zone fortemente urbanizzate e dove si trovano numerose attività commerciali e direzionali.
Prima chiuso e poi smantellato perché Rfi lo aveva ritenuto poco sicuro, il passaggio sovrastante i binari della linea ferroviaria Trento-Bassano sarà riproposto in metallo, come il precedente, per una spesa complessiva di 137mila euro. Al momento, però, sono stati costruiti solo i supporti in muratura e sistemata la scala d’accesso. All’appello manca proprio la struttura metallica, che sarà trasportata sul posto per poi essere inserita dalla ditta vincitrice dell’appalto. Non ci saranno le rampe per favorire i disabili, come ipotizzato inizialmente, per problemi di spazio e di maggiori costi. Una carenza importante, che non passerà inosservata.
Intanto sui social network i cittadini esasperati dall’attesa si scatenano e qualcuno, in tono ironico, chiede se non sarebbe più opportuno installare un ponte tibetano o un’ovovia per collegare la zona compresa fra le vie IV Armata e Gramsci ed evitare che i pedoni siano costretti a servirsi del trafficato viale Venezia o di via Passalacqua, il cui marciapiede è molto stretto.