Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Hippie e new economy (con un attore che interpreta Faggin) al Comunale
C’è un filo rosso che corre in California: lega le controculture degli anni Sessanta ai campus dei giganti hi tech e alle startup della Silicon Valley. A seguirlo è Roberto Bonzio, giornalista veneziano, autore e protagonista dello spettacolo «Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della new economy», che debutterà questa sera, in anteprima nazionale, al Teatro Comunale di Vicenza (ore 18,30, info www.tcvi.it). Il monologo multimediale è stato scritto e messo in scena da Bonzio, per la regia di Alessio Mazzolotti. «Le matrici dell’innovazione nella Silicon Valley sono due. Una è quella della Corsa all’Oro,– spiega Bonzio –, l’altra è quella della controcultura: dalla Beat Generation nella letteratura alla New Hollywood nel cinema, fino alla scienza che ha riscoperto aspetti filosofici ed esistenziali». Un ruolo importante, in questo viaggio in forma di esperienza teatrale, lo hanno gli innovatori italiani in terra statunitense. Si va da Jack Sarfatti, fisico di origine italiana,a cui si ispirò Robert Zemeckis per il personaggio di Doc in «Ritorno al futuro», a Mario Savio, studente che «innescò» il ’68 a Berkeley, fino ai registi della New Hollywood come Coppola, Cimino e Scorsese. «Nello spettacolo arrivo a innovatori straordinari come il vicentino Federico Faggin, inventore del microchip e della tecnologia touch».