Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il terreno cede, le tombe sprofondan­o ancora proteste al cimitero maggiore

Nuovo piano di interventi del Comune: a disposizio­ne 100mila euro

- Benedetta Centin Gian Maria Collicelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA Tombe inclinate, terreno che cede, lastre pendenti: «Qui è un vero disastro». Mai come in questi giorni, in vista della commemoraz­ione dei defunti del prossimo 2 novembre, nel cimitero maggiore c’è un via vai di persone con mazzi e vasi di fiori e al seguito sacchetti colmi di attrezzi per ripulire e sistemare le tombe. Ma lo scenario che si presenta di fronte ai (molti) che entreranno al cimitero maggiore è ormai una costante: le tombe dei propri cari affossate, sprofondat­e nel terreno, alcune anche inclinate da una parte, con le statue e i portafiori senza più appoggio e stabilità e le lastre in marmo che sembrano in procinto di cadere da un momento all’altro. «Con il tempo la situazione peggiora, e segnalarlo al Comune non è servito a nulla: nessun intervento è stato fatto finora, un disastro» fa sapere la signora Anna. «Io i lavori me li sono dovuti pagare» le fa eco una signora poco più distante, intenta a sistemare i fiori sulla tomba del marito.

In effetti non sono poche le tombe – per lo più di circa una ventina di anni fa - che risultano affossate in maniera non regolare nel terreno, per le quali sarebbe necessario un intervento. «Lo sappiamo - dichiara l’assessore alla Cura urbana, Cristina Balbi - e abbiamo già avviato l’iter per nuovi lavori». Negli anni scorsi il Comune ha sistemato l’area del campo D, con un esborso di oltre centomila euro: «Il terreno era ceduto e in pratica tutte le tombe erano inclinate spiega Balbi - per cui abbiamo esumato le salme, sistemato il drenaggio dei terreni e ora quell’area è a posto». La stessa procedura verrà svolta nel campo A del cimitero maggiore, dove, anche se la situazione è meno critica, si contano diverse tombe inclinate. Qualche volta l’inclinazio­ne è dovuta a lavori eseguiti «non a regola d’arte» e dunque la sistemazio­ne è a carico del privato, ma nella maggior parte dei casi la motivazion­e è diversa: «Ogni dieci anni andrebbe eseguita una rotazione delle tombe, in modo da ridurre anche gli spazi occupati. Ma anche a causa del costo di questa procedura da tempo non viene fatta e il risultato è che i terreni cedono». Dunque, i lavori, che inizierann­o a breve anche nel campo A: «Abbiamo già avviato le pratiche per le esumazioni - spiega Balbi - ma ci vuole tempo per avvertire tutti i familiari dei defunti».

Intanto, venerdì il Comune ha provveduto a rimuovere il container frigo posto a servizio del forno crematorio (1613 le cremazioni effettuate l’anno scorso nel cimitero maggiore). La cella, in cui venivano riposte le salme che devono essere cremate, doveva rimanere in loco per poco tempo, ma sono passati tre anni prima della sua rimozione. Infine, in questi giorni sono al lavoro anche gli operatori di Aim Amcps per sistemare il ghiaino nel campo santo e per svuotare a più riprese i contenitor­i dei rifiuti, già colmi di vecchi fiori e vasi.

Balbi Nel campo D il problema riguardava quasi tutte le tombe Drenato il terreno ora è tutto apposto, ma c’è un altro problema al campo A

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Inclinate Alcune delle tombe del cimitero maggiore di Vicenza come erano solo alcuni giorni fa
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