Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Travolto in autostrada, muore chef
La vettura del giovane era ferma, è stata presa in pieno da un altro mezzo. Aveva 25 anni
VICENZA L’auto si ferma in mezzo alla carreggiata dopo aver sbandato, viene travolta da un altra vettura e il giovane alla guida muore. Forse è stato un malore, o forse un colpo di sonno improvviso ad essere fatale la notte scorsa, fra lunedì e martedì, per un 25enne di Montecchio Maggiore, Simone Brusarosco, chef, dipendente di un ristorante della provincia milanese. L’incidente è avvenuto ieri notte nel tratto della A4 fra i caselli di Brescia est e Brescia Centro.
MONTECCHIO MAGGIORE L’auto si ferma in mezzo alla carreggiata, viene travolta da un altra vettura e il giovane alla guida muore. Forse è stato un malore, o forse un colpo di sonno improvviso ad essere fatale la notte scorsa, fra lunedì e martedì, per un 25enne di Montecchio Maggiore, Simone Brusarosco. Di professione chef, dipendente di un ristorante della provincia milanese, il giovane alle 2.40 del mattino ha avuto un primo incidente da solo con la sua Fiat 600 nel tratto della A4 fra i caselli di Brescia est e Brescia Centro, in direzione Milano. Poi l’auto è finita in mezzo alla carreggiata dove è stata investita in pieno da una Volkswagen Golf che stava arrivando proprio in quel momento.
Brusarosco era con l’automobile del padre, residente a Montecchio Maggiore.
Secondo la prima ricostruzione della polizia stradale del distaccamento di Verona Sud, intervenuta subito dopo l’incidente fra i due caselli dell’A4, tutto si è svolto nel giro di pochi attimi. Il giovane, che forse si era assopito al volante per la stanchezza, ha perso il controllo della vettura mentre era nella prima corsia di sorpasso, andando a finire con il lato anteriore sinistro contro il guardrail centrale dell’autostrada. La 600 ha carambolato, girando su se stessa per andare a finire fra la seconda e la terza corsia: lì si è fermata di lato, con la parte del conducente rivolta verso gli altri veicoli in arrivo. Il mezzo successivo era un furgone, che ha deviato evitando la macchina in mezzo alla strada. Non altrettanto è riuscito a fare il conducente della Golf, Giovanni Coppola: l’impatto è stato violentissimo, la 600 è stata spostata 25 metri in avanti. L’urto, rivolto proprio verso la parte meno resistente dell’auto, ha ucciso praticamente sul colpo lo sfortunato venticinquenne vicentino. La situazione sarebbe potuta peggiorare ancora se non fosse stato per la presenza di spirito di un camionista che seguiva: vedendo l’incidente, le auto a pezzi e la strada piena di frammenti davanti a sé in lontananza, il conducente del mezzo pesante ha fermato il camion poco prima della Golf e della 600, mettendolo di traverso per proteggerle. Poi ha chiamato i soccorsi.
Sul posto oltre agli agenti della Polstrada è arrivata un’ambulanza del Suem 118, per soccorrere i tre feriti a bordo della Golf. Le tre persone sono state portate d’urgenza all’ospedale. Il giovane sulla 600 era già morto, per estrarre il corpo dalle lamiere accartocciate della macchina è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Terminati i soccorsi e portata via la salma, gli agenti del dirigente Girolamo Lacquaniti hanno effettuato i rilievi del caso: ora gli inquirenti esamineranno l’accaduto nei dettagli, per accertare ogni eventuale responsabilità fra i coinvolti nel tragico incidente.
Intanto, gli amici di Brusarosco esprimono il loro dolore sulla sua pagina personale su Facebook. Il ragazzo, che aveva frequentato l’Ipsia a Lonigo, da tempo lavorava come cuoco. Aveva vissuto e lavorato a Passignano sul lago Trasimento, in provincia di Perugia, dove ancora risultava essere residente, tuttavia da tempo si era trasferito a Pogliano, nell’area metropolitana di Milano. Anche in Lombardia lavorava come chef per un ristorante.
Verso Milano Stava andando in Lombardia dove lavorava. La sua auto è stata presa in pieno da un’altra vettura: l’impatto è stato fatale