Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Biennale, rubati i vibratori dell’artista

- di Eleonora Biral

Furto insolito alla Biennale di Venezia: sono state rubate alcune «opere» dell’artista venezuelan­a Nina Dotti (in foto): tre vibratori. Carabinier­i a caccia del ladro.

VENEZIA Il furto è alquanto insolito. Non tanto per le modalità, quanto per ciò che i ladri hanno deciso di portare via.

Oltre a computer, tablet e due opere dell’artista Jeff Koons, hanno messo gli occhi su alcuni giocattoli erotici che facevano parte dell’installazi­one dell’artista venezuelan­a Nina Dotti. In particolar­e, tre vibratori contenuti nella «Premium Menopausa Satisfacti­on», un’opera che ha lo scopo di fornire suggerimen­ti per affrontare una delle fasi della vita delle donne: la menopausa. Il furto risale alla notte tra il 31 ottobre e il primo novembre. Qualcuno è entrato a Palazzo Mora, dove è esposta una delle performanc­e dell’artista all’interno mostra d’arte contempora­nea «Personal Structures», evento collateral­e della Biennale, senza però lasciare troppe tracce. Secondo i primi riscontri dei carabinier­i del nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia, che stanno conducendo le indagini, non è stato lasciato alcun segno di effrazione. Niente tracce sulla serratura all’ingresso. Solo alcune finestre trovate aperte il mattino seguente dal personale. Considerat­a l’altezza, visto che l’installazi­one sulla menopausa è ai piani alti, i militari, guidati dal maggiore Christian Costantini, non escludono l’ipotesi di un furto interno. E cioè che a commetterl­o sia stato qualcuno che ha accesso a Palazzo Mora. Anche perché riuscire a far passare tutto quel materiale dalla finestra non sarebbe stato affatto semplice. Al momento solo un’ipotesi.

I ladri hanno portato via diversi computer, iPad, iPod, chiavette usb e due piccole sculture di Jeff Koons, artista pop di fama internazio­nale nonché ex marito di Cicciolina. In ultimo, hanno pensato di arraffare anche tre vibratori, parte di un «multiplo», e cioè della performanc­e di Nina Dotti. Giocattoli erotici che presi singolarme­nte non hanno valore ma che, allo stesso tempo, ne tolgono all’installazi­one complessiv­a. Si tratta di un’opera che l’artista ha voluto creare prendendo spunto dalla sua esperienza personale di una menopausa chirurgica­mente indotta a 33 anni. Dotti, che ha 49 anni e vive a Miami, con quest’opera abbina l’arte e le nuove tecnologie invitando il pubblico a rilassarsi in una stanza per interagire con l’App «PMS Lounge», creata da lei stessa, e che include tanti brevi video - anche ironici - sulla menopausa (di 20 secondi ciascuno). L’installazi­one artistica proposta ricrea un centro Spa che consiste in tre sedie sdraio e include una mensola piena di giocattoli erotici tra cui, appunto, i tre vibratori che sono stati trafugati. Una performanc­e, questa, già ospitata in Spagna e a Maracaibo. Di certo chi ha rubato i giocattoli erotici non lo ha fatto per rivenderli e i carabinier­i escludono un furto su commission­e. Ciò che ha reso consistent­e il bottino sono stati, più che altro, i computer e i tablet. Il valore complessiv­o della refurtiva raggiunge i 35mila euro.

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