Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Ci tolgono l’unica possibilità di votare» e il dem moldavo chiede di sospendere le Primarie
VICENZA Sembrava che con la scorsa settimana il caso fosse archiviato. E invece non solo torna alla ribalta, ma arriva dritto sui tavoli della commissione nazionale di garanzia del Pd. All’organismo di partito, infatti, si è appellato Nicolae Galea, 20 anni, moldavo con la tessera del circolo Pd di Vicenza-centro, che ha presentato ricorso chiedendo «la sospensione delle primarie di coalizione»: «Ci stanno togliendo l’unica possibilità di votare» dichiara. Il gesto del giovane vicentino - reso noto ieri da repubblica.it - riapre dunque la vicenda che da settimane ormai scuote il Pd a livello locale, con polemiche, messaggi al veleno, sospensioni e ricorsi. La tesi del giovane che abita a Roma e lavora come volontario dello staff dell’ex premier Matteo Renzi, è semplice: «Non mi sarei mai aspettato da tre persone di sinistra una decisione simile - spiega Galea -. C’è un accordo fra i candidati? Non importa, le regole di partito rimangono regole e in quanto tali vanno rispettate. Spero che le primarie vengano sospese, che siano presi provvedimenti nei confronti dei candidati e di chi ha appoggiato questa decisione». Ma per capire cosa ha spinto Galea è il caso di riavvolgere il nastro: lo scorso 31 ottobre il comitato dei garanti delle primarie ha sancito la norma che impedisce agli stranieri ma anche ai minorenni - di votare alle primarie in virtù di un preciso articolo del regolamento (il numero 3) e di un accordo fra gli stessi candidati (Giacomo Possamai, Otello Dalla Rosa e Jacopo Bulgarini d’Elci). Quella decisione, però, è foriera di un forte dibattito e porta alla reazione di un’anima del Pd, che su iniziativa della commissione di garanzia provinciale sospende il segretario cittadino, Enrico Peroni, e i tre membri del Pd del comitato dei garanti, con l’accusa di non aver «garantito il rispetto dello statuto del partito» che prevede il voto degli stranieri alle primarie. I diretti interessati hanno presentato ricorso immediato alla commissione di garanzia nazionale, il provvedimento è stato dunque sospeso - come da prassi - e mentre scoppia la bagarre interna al partito i due candidati del Pd (Possamai e Dalla Rosa) cercano di smorzare i toni con una nota nella quale sostengono «la piena fiducia» a Peroni e chiedono «la revisione del provvedimento». Insomma, polemiche rientrate. E invece no. Specie perché il ricorso di Galea fa discutere in città: «Spero che la commissione nazionale terrà conto del percorso svolto fin qui a Vicenza dichiara il presidente del circolo del Pd Vicenzacentro, Marco Borin -. Inoltre considero curioso che a parlare di partecipazione sia una persona (Galea, ndr) che non ha mai partecipato alla vita di partito locale e alla politica vicentina».