Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Accusato di abusi, minacciato sui social
Bassano: lei, 14 anni, parla di violenza in un parco. Il coetaneo denuncia la gogna web
BASSANO Lei ha 14 anni e denuncia il coetaneo di averla violentata in un parco. Lui, del tutto ignaro che le forze dell’ordine stanno facendo accertamenti su di lui, va dai carabinieri e fa denuncia verso ignoti, proprio perché dei compagni di scuola sui social lo minacciano di morte accusandolo di aver fatto male all’amica. Sul caso sta indagando la procura del Tribunale dei minori di Venezia. la ragazzina è già stata visitata in ospedale e sentita da uno psicologo.
BASSANO La violenza sessuale raccontata da una ragazzina e la gogna del web: sono gli elementi di una storia (triste) che coinvolge due adolescenti bassanesi. Lei ha 14 anni e ha denunciato il coetaneo di averla violentata in un parchetto pubblico. Lui, 15 anni, del tutto ignaro che le forze dell’ordine stessero facendo accertamenti su di lui, ha presentato ai carabinieri denuncia contro ignoti perché alcuni compagni di scuola lo hanno minacciato di morte sui social accusandolo di aver fatto male all’amica. Sul caso stanno indagando la procura del Tribunale dei minori di Venezia e il commissariato, la ragazzina è già stata visitata in ospedale e sentita da uno psicologo.
La vicenda è iniziata qualche giorno fa quando una 14enne dell’hinterland cittadino, in lacrime, ha confessato alla madre di essere stata violentata. La presunta violenza si era consumata nel parco di via Ca’ Baroncello, da parte di un coetaneo che in precedenza era stato nella sua stessa classe. Un amichetto con cui non aveva legami sentimentali ma con cui era uscita, inconsapevole della piega violenta che avrebbe preso la serata. Sconvolta, la madre ha portato la figlia al Pronto soccorso di Bassano. I medici hanno visitato l’adolescente, poi è stata chiamata la polizia: la ragazza ha ripetuto il racconto per sommi capi, denunciando il ragazzo. I medici dell’ospedale bassanese, nel frattempo, avevano riscontrato durante la visita che la giovane effettivamente aveva avuto un rapporto sessuale completo. La denuncia è stata trasmessa al foro veneziano che ha avviato le procedure del caso: la ragazza è stata sentita da uno psicologo dell’azienda sanitaria Usl 7 Pedemontana, al quale ha nuovamente ripetuto l’accaduto. Lo psicologo ha ritenuto concreto il racconto. Nel frattempo, in quei giorni le voci nell’ambiente anche scolastico frequentato dai due ragazzi, entrambi italiani, avevano iniziato a correre. Il quindicenne era stato accusato via social di aver fatto del male alla ragazza, anche con minacce molto pesanti. Senza sapere che su di lui c’era un’indagine in corso da parte delle forze dell’ordine, il ragazzo si è presentato in una stazione dei carabinieri del territorio della compagnia di Bassano. Lì ha formalizzato una denunciaquerela contro ignoti, spaventato dalle accuse che gli venivano rivolte. Il ragazzo nella denuncia avrebbe negato in ogni modo di aver fatto del male alla coetanea.
A questo punto, gli inquirenti veneziani dovranno ora decidere come dare prosecuzione all’indagine.
Il quadro non è semplice: da un lato ci sono i riscontri degli specialisti sanitari e le dichiarazioni della ragazza. Dall’altro ci sarebbe un contesto più ampio in cui lo stesso accusato ha presentato denuncia, fatto che porterebbe a pensare che la vicenda possa non corrispondere esattamente a come è stata descritta finora. Il quindicenne avrebbe professato la propria innocenza, perlomeno del fatto che fosse stato un abuso. A differenza che in altri casi di violenze o abusi fra minori, inoltre, fortunatamente in questo caso non sarebbero stati diffusi video o immagini dell’accaduto. L’eventualità più probabile è quella di un interrogatorio, con trascrizione ufficiale, del quindicenne accusato di aver violentato l’amica, o di un incidente probatorio in cui vengano ascoltate in forma protetta entrambe le versioni. In questa eventualità il giovane sarà affiancato da un legale di fiducia, per maggior tutela.