Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Accusato di abusi, minacciato sui social

Bassano: lei, 14 anni, parla di violenza in un parco. Il coetaneo denuncia la gogna web

- Andrea Alba

BASSANO Lei ha 14 anni e denuncia il coetaneo di averla violentata in un parco. Lui, del tutto ignaro che le forze dell’ordine stanno facendo accertamen­ti su di lui, va dai carabinier­i e fa denuncia verso ignoti, proprio perché dei compagni di scuola sui social lo minacciano di morte accusandol­o di aver fatto male all’amica. Sul caso sta indagando la procura del Tribunale dei minori di Venezia. la ragazzina è già stata visitata in ospedale e sentita da uno psicologo.

BASSANO La violenza sessuale raccontata da una ragazzina e la gogna del web: sono gli elementi di una storia (triste) che coinvolge due adolescent­i bassanesi. Lei ha 14 anni e ha denunciato il coetaneo di averla violentata in un parchetto pubblico. Lui, 15 anni, del tutto ignaro che le forze dell’ordine stessero facendo accertamen­ti su di lui, ha presentato ai carabinier­i denuncia contro ignoti perché alcuni compagni di scuola lo hanno minacciato di morte sui social accusandol­o di aver fatto male all’amica. Sul caso stanno indagando la procura del Tribunale dei minori di Venezia e il commissari­ato, la ragazzina è già stata visitata in ospedale e sentita da uno psicologo.

La vicenda è iniziata qualche giorno fa quando una 14enne dell’hinterland cittadino, in lacrime, ha confessato alla madre di essere stata violentata. La presunta violenza si era consumata nel parco di via Ca’ Baroncello, da parte di un coetaneo che in precedenza era stato nella sua stessa classe. Un amichetto con cui non aveva legami sentimenta­li ma con cui era uscita, inconsapev­ole della piega violenta che avrebbe preso la serata. Sconvolta, la madre ha portato la figlia al Pronto soccorso di Bassano. I medici hanno visitato l’adolescent­e, poi è stata chiamata la polizia: la ragazza ha ripetuto il racconto per sommi capi, denunciand­o il ragazzo. I medici dell’ospedale bassanese, nel frattempo, avevano riscontrat­o durante la visita che la giovane effettivam­ente aveva avuto un rapporto sessuale completo. La denuncia è stata trasmessa al foro veneziano che ha avviato le procedure del caso: la ragazza è stata sentita da uno psicologo dell’azienda sanitaria Usl 7 Pedemontan­a, al quale ha nuovamente ripetuto l’accaduto. Lo psicologo ha ritenuto concreto il racconto. Nel frattempo, in quei giorni le voci nell’ambiente anche scolastico frequentat­o dai due ragazzi, entrambi italiani, avevano iniziato a correre. Il quindicenn­e era stato accusato via social di aver fatto del male alla ragazza, anche con minacce molto pesanti. Senza sapere che su di lui c’era un’indagine in corso da parte delle forze dell’ordine, il ragazzo si è presentato in una stazione dei carabinier­i del territorio della compagnia di Bassano. Lì ha formalizza­to una denunciaqu­erela contro ignoti, spaventato dalle accuse che gli venivano rivolte. Il ragazzo nella denuncia avrebbe negato in ogni modo di aver fatto del male alla coetanea.

A questo punto, gli inquirenti veneziani dovranno ora decidere come dare prosecuzio­ne all’indagine.

Il quadro non è semplice: da un lato ci sono i riscontri degli specialist­i sanitari e le dichiarazi­oni della ragazza. Dall’altro ci sarebbe un contesto più ampio in cui lo stesso accusato ha presentato denuncia, fatto che porterebbe a pensare che la vicenda possa non corrispond­ere esattament­e a come è stata descritta finora. Il quindicenn­e avrebbe professato la propria innocenza, perlomeno del fatto che fosse stato un abuso. A differenza che in altri casi di violenze o abusi fra minori, inoltre, fortunatam­ente in questo caso non sarebbero stati diffusi video o immagini dell’accaduto. L’eventualit­à più probabile è quella di un interrogat­orio, con trascrizio­ne ufficiale, del quindicenn­e accusato di aver violentato l’amica, o di un incidente probatorio in cui vengano ascoltate in forma protetta entrambe le versioni. In questa eventualit­à il giovane sarà affiancato da un legale di fiducia, per maggior tutela.

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In cella Carlo Frisiero, 44 anni
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Indagini Sul caso si muovono commissari­ato e carabinier­i di Bassano

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