Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lovato gas, il sindacato a Renzi «L’azienda è un’eccellenza italiana che va sostenuta e non chiusa»

- G.M.C.

VICENZA Un piano di «incentivi per il settore del gas per auto» e un intervento sulle banche «che stanno strozzando l’azienda». Nella visita di Renzi a Vicenza, entra anche la vicenda della Lovato gas, con le richieste che Fiom-Cgil ha presentato, ieri, al segretario nazionale del Partito democratic­o. L’ex-premier è arrivato in città nell’ambito del suo tour «Destinazio­ne Italia» e dopo la visita all’azienda di arredament­o Estel, a Thiene, Renzi ha fatto tappa a Vicenza: alla stazione, prima di salire sul treno diretto a Verona, il leader dem si è fermato a parlare della situazione dell’azienda vicentina di impianti gas per auto del gruppo emiliano «Landi», che va verso la chiusura. A illustrare la situazione dei 110 dipendenti di Lovato gas è stato il segretario provincial­e Fiom-Cgil, Maurizio Ferron, che ha chiesto concretezz­a: «Il settore in cui opera Lovato gas - dichiara Ferron - è una delle eccellenze italiane e ho chiesto a Renzi un piano industrial­e, come Paese, per sostenere queste eccellenze, ad esempio attraverso politiche di incentivo. Inoltre serve agire sul fronte delle banche, che stanno strozzando l’azienda». Sulla stessa linea si è espresso anche il sindaco, Achille Variati: «A Renzi- afferma Variati - ho chiesto di fare pressione sul Parlamento affinché dal punto di vista politico si mettano in piedi politiche di incentivo per la conversion­e dei motori diesel a motori a gas. In questo modo otterremmo una riduzione dell’inquinamen­to delle nostre città e per si eviterebbe la chiusura della Lovato gas».

Nel frattempo, ieri il gruppo emiliano «Landi Renzo», proprietar­io anche dell’azienda vicentina, ha reso noti i risultati dei primi nove mesi del 2017, parlando di «conferma del trend di migliorame­nto avviato nei trimestri scorsi» ma segnando numeri contrastan­ti: da una parte infatti il gruppo registra l’aumento del fatturato del 13,5 per cento rispetto al 2016 (ora a quota 149,5 milioni di euro), dall’altra però al 30 settembre scorso il risultato netto del gruppo è in perdita di 11,3 milioni di euro (erano 17,8 milioni di euro al 30 settembre 2016) come pure la posizione finanziari­a netta, che segna -65 milioni di euro (a fine 2016 la posizione registrava -75,7 milioni di euro).

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Colloquio L’ex premier Matteo Renzi con i sindacati della Lovato

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