Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ladri in pizzeria di notte, è l’ottava volta Il titolare: «Porte sfasciate per un euro» Alla Cascina di Creazzo. Un arresto per tentata rapina dalle Sorelle Ramonda
VICENZA Hanno sfondato entrambe le porte di notte, a sprangate, per vuotare il registratore di cassa. Ma hanno dovuto accontentarsi di un euro: è l’ottava volta che la pizzeria La Cascina di Creazzo viene svaligiata dai ladri, «non ne possiamo più e non lasciamo soldi all’interno. Quell’unico euro era una mancia lasciata a un cameriere. Certo, ora per l’ottava volta dovremo pagarne migliaia, di euro, per riparare i danni» si sfoga il titolare del locale.
Il furto nel locale di via Risorgimento, nel centro di Creazzo, è avvenuto durante la notte fra giovedì e venerdì. I ladri hanno devastato la porta principale sul davanti della pizzeria, colpendola ripetutamente, poi non riuscendo a staccare le assi di legno sono passati sul lato dell’edificio. Lì, spostando alcune fioriere, hanno riservato lo stesso trattamento a un ingresso laterale, divelto e aperto. «Hanno usato un piede di porco, non riusciamo a capire come abbiano fatto a fare tutto quel chiasso senza che nessuno qui nella zona abbia dato l’allarme – riprendono dal ristorante – poi quando sono stati dentro hanno puntato direttamente alla cassa». Dentro però, per l’appunto, c’era solamente un euro. «Una mancia a un cameriere rimasta lì la sera prima. Non teniamo più contanti, questa è l’ottava volta che ci derubano». La pizzeria La Cascina, che per ironia della sorte è proprio di fronte alla sede della polizia locale, è aperta da 18 anni. «La quasi totalità dei furti è avvenuta negli ultimi 4 o 5 anni. Siamo esasperati – continua il titolare – ogni volta al di là dei beni rubati ci sono danni enormi e le assicurazioni rispondono fino ad un certo punto». La proprietà in passato aveva installato allarmi e telecamere, «ma i ladri l’anno scorso hanno strappato via tutto. Del resto, la penultima volta avevano sfondato l’ingresso con un piccone». Ieri mattina, scoperto l’assalto notturno, dal ristorante hanno chiamato i carabinieri. «Come ogni altra volta. Ma abbiamo perso le speranze – conclude il proprietario – sto pensando di mettere un cartello di avvertimento, “Alta tensione pericolo di morte”. Forse questo scoraggerà i ladri».
Intanto giovedì pomeriggio una tentata rapina è stata sventata a poca distanza nel negozio Sorelle Ramonda ad Alte di Montecchio Maggiore. In manette è finito un 25enne serbo, Goran Markovic, senza dimora che aveva tentato di portar via sei capi di abbigliamento per un valore di circa 900 euro.
L’uomo era entrato dopo le 13 nello store di abbigliamento e, di nascosto, aveva tolto i dispositivi antitaccheggio. Tutti tranne uno, che gli era sfuggito: superando le casse l’allarme è suonato e uno dei cassieri l’ha rincorso. Mentre gli altri chiamavano i carabinieri, il cassiere ha tenuto fermo il rapinatore, che ha reagito con calci e pugni per poi arrendersi di fronte ai militari. Incarcerato, ieri mattina Markovic è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione, più 280 euro di multa, ma la pena è stata sospesa perché è incensurato.
Il responsabile Non ne posso più. Sto pensando di mettere il cartello “Alta tensione pericolo di morte”