Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pian dei Zocchi, anche il M5S contro la centrale idroelettrica «Salvaguardiamo il Brenta»
SAN NAZARIO Dopo l’annuncio di un’interrogazione parlamentare scatta il sopralluogo a Pian dei Zocchi. Il deputato del Movimento Cinque Stelle Federico D’Incà si schiera con i comitati della Valbrenta che non vogliono la centrale idroelettrica. «In questo tratto il Brenta conserva ancora tutte le sue caratteristiche – avverte il deputato – perché non ci sono quei prelievi presenti invece nel resto dell’asta del fiume. Si tratta di una manciata di chilometri nei quali ci sono attività sportive, turistiche ed imprenditoriali importantissime».Un tratto di fiume capace di attirare 30 mila ragazzi all’anno che si cimentano nelle attività sportive. Numeri a cui vanno sommati quelli di un settore turistico di nicchia ma in costante crescita. Un’opportunità a cui in Valbrenta in molti non sembrano essere disposti a rinunciare.«Un paradiso minacciato dall’ennesimo progetto di costruzione di una centralina idroelettrica». Il deputato del M5S ha formalizzato nei giorni scorsi un’interrogazione e ieri ha incontrato gli operatori turistici. D’Incà è arrivato in Valbrenta in tenuta da trekking ed è stato accompagnato dalle associazioni e da Ivan Pontarollo di Valbrenta Team. Il gruppetto ha quindi raggiunto il punto in cui dovrebbe sorgere la nuova centrale. «Questo è l’unico fiume veneto che ha acqua tutto l’anno – ha spiegato Pontarollo vengono da tutta Europa per allenarsi in questo specchio d’acqua. Questo fiume ha portato gli ori olimpici all’Italia e oggi non ce ne possiamo dimenticare». Secondo i calcoli di D’Incà nell’arco alpino sono in fase di studio mille progetti come quello che interessa la Valbrenta: «Di fatto le centraline producono 2 millesimi dell’energia nazionale: non si tratta di energia verde, ma di speculazione ai danni dell’ambiente». Mentre la vicenda finirà sui banchi del parlamento, in Valbrenta i comitati sperano che il loro appello non resti inascoltato.