Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pilkington, assunti in fonderia con Garanzia Giovani ma senza stipendio

- Pierfrance­sco Carcassi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Al lavoro in fonderia per 100 euro al mese. È toccato ad alcuni dei 59 under 30 inseriti in tirocinio alla rinata «Pilkington» di Porto Marghera, che a fine mese nel loro estratto conto vedono arrivare puntali soltanto i buoni pasto erogati dall’azienda. Cento euro, appunto. I 300 euro di fondi europei gestiti dalla Regione per conto dello Stato, che l’Inps gli dovrebbe versare mensilment­e durante le 640 ore di tirocinio con Garanzia Giovani, sono arrivati invece a macchia di leopardo. Non si sa a quanti lavoratori: qualcuno li ha ricevuti, qualcun’altro no, e già 39 di loro hanno completato il programma di formazione arrivando all’assunzione secondo il patto per la Competitiv­ità siglato a gennaio 2017; i restanti dovrebbero venire assorbiti a gennaio e pare ci sia già l’ok dell’azienda.

«Sappiamo che ci sono problemi con i pagamenti del contributi ma non sappiamo quanti siano in ritardo», dice Paola Mestriner, responsabi­le del personale della Pilkington, che non ha voce in capitolo fino all’assunzione dei lavoratori. Sul fronte pubblico, non c’è allarme: «La copertura c’è, non abbiamo nessun problema con i fondi – taglia corto l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan – Non abbiamo ricevuto lamentele». Il malcontent­o è però arrivato alle orecchie dei sindacati: due giorni fa dal palco del capannone dell’ex Petrolchim­ico, Roberto Coletti di Cgil aveva puntato il dito sui contributi non pervenuti durante un evento sul rilancio di Porto Marghera.

All’origine del ritardo ci sarebbe un paradosso delle regole statali di Garanzia Giovani, che obbligano i lavoratori in formazione a totalizzar­e almeno il 70% (112) delle 160 ore mensili, su un totale di 640 previste dal programma. In una fabbrica come la Pilkington, che lavora a ciclo continuo, il lavoro sarebbe articolato su turni che rischiano di compromett­ere il raggiungim­ento del monte ore: «Dipende dall’organizzaz­ione dei turni, se uno lavora qualche notte in più capita di stare a casa dei giorni in più al mese, e ne bastano sei perché salti la soglia del 70% di ore lavorate, può succedere in questo comparto», spiega Andrea Guarnieri, direttore di Job Select l’agenzia del lavoro accreditat­a dalla Regione Veneto che si occupa di organizzar­e altri cinque percorsi di inseriment­o lavorativo con Garanzia Giovani. E continua: «In altri settori, come la vendita, non c’è questo problema; noi abbiamo avvisato i ragazzi delle difficoltà», precisa Guarnieri. E chi ha finito e non ha visto i soldi? «Consigliam­o di stringere i denti e arrivare alla fine perché questi percorsi poi sfociano in un lavoro sicuro. È una scommessa vincente».

Per scommetter­e però bisogna avere denaro da puntare.

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