Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Atenei, la sfida del 4.0

- Piero Formica SEGUE DALLA PRIMA

Èora maturo il tempo per riforme rivoluzion­arie da attuarsi nel mondo accademico, preziosa sorgente di idee per l’imprendito­rialità in movimento. Sulla strada da imboccare molto ha ancora da suggerirci Luigi Einaudi. Se ancora in vita, quel grande pensatore rivoluzion­ario e utopista ripeterebb­e quanto ebbe a scrivere nelle sue «Prediche inutili», frutto della sua collaboraz­ione con il Corriere della Sera. Egli direbbe che l’industria 4.0 reclama un moto intellettu­ale di profondo cambiament­o dell’università. Un movimento innescato dal disfarsi del mito del valore legale del titolo di studio che crea «disoccupat­i intellettu­ali». Parafrasan­do un suo pensiero, potremmo aggiungere che non hanno bisogno di un bollo statale i giovani usciti dalle botteghe rinascimen­tali dell’industria 4.0. Ciò che si richiede non è il valore legale dichiarato dallo stato, «ma disordine, varietà, mutabilità, alegalità dei diplomi rilasciati dall’università». Riandando alle parole delle sue «Prediche», università 2.0 vuol dire libertà accademica nel senso che non vi sono Consigli superiori che riconoscon­o la nascita di discipline nuove. Le scuole universita­rie divengono laboratori sperimenta­li in cui si saggiano nuovi metodi didattici, e si tentano nuove vie alla ricerca scientific­a, lasciando campo a tentativi ed errori. E ogni istituto universita­rio ha il diritto di scegliere non solo i professori, ma anche gli studenti. In breve, è il metodo della libertà che contraddis­tingue l’università 2.0, affinché essa possa fare coppia con l’industria 4.0.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy