Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sempre più anziani (e pure single) E ci sono anche meno immigrati
I dati del Comune: calano i matrimoni, il più «giovane» è il quartiere Merlo
I più numerosi sono i romeni, seguiti dai marocchini; in aumento i cinesi
BASSANO Una società sempre più anziana, con un saldo negativo tra nascite e decessi ma cresciuta di 23 unità in un anno per effetto dei nuovi arrivi - nella quale aumentano i single, mentre diminuiscono i matrimoni e gli stranieri.
Sono alcuni tratti della radiografia sulla popolazione bassanese scattata dal Comune attraverso l’ufficio statistica. Al 31 dicembre scorso i residenti erano 43.395 (43.372 a fine 2015), di cui 22.764 femmine e 20.631 maschi. I nati nello scorso anno sono stati 355, i deceduti 515, mentre sono «entrate» nella comunità 1.904 persone, fra stranieri e italiani trasferitisi, e «uscite» 1.721. Se il saldo naturale è negativo (-160), quello migratorio è positivo (183).
Dopo anni di arrivi sostenuti, frena l’immigrazione da altri Stati. Gli stranieri che vivono in città sono 4.452 (2.455 femmine e 1.997 maschi); nel 2015 erano 4.847 e 4.973 nel 2014. Il dato è in calo anche per effetto della modifica dello status, ossia per l’acquisizione della cittadinanza italiana.
La comunità straniera più folta si conferma quella rumena con 776 persone, seguita dalla marocchina con 483 (622 solo due anni fa). Aumentano invece gli arrivi dalla Macedonia e dalla Moldavia, rispetti- vamente con 245 e 243 cittadini, nella maggioranza dei casi si tratta di donne. Anche la nazionalità cinese è sempre più presente a Bassano: al 31 dicembre scorso contava 218 persone.
L’indagine ha stretto l’obiettivo anche sull’età dei bassanesi. Dallo studio risulta che continua ad aumentare l’esercito degli over 65 costituito da 10.443 cittadini (erano 9.274 nel 2008) e l’ufficio statistica del Comune prevede che nel 2020 il numero salirà a 10.867. A Bassano, l’età media di vita è salita a 83,1; l’aspettativa per le donne è di 85, 6, per gli uomini di 79, 3.
La fotografia sulla popolazione ha interessato pure la famiglia. I nuclei cittadini sono passati da 18.820 del 2013 a 19.047 dello scorso anno. Il più diffuso è quello con un solo componente, presente nel 39, 2 per cento del totale, che corrisponde a 7.471, 90 in più rispetto all’anno precedente. Una tendenza trasversale a tutte le fasce di età. Le famiglie tradizionali di quattro persone rappresentano il 13,3 per cento del totale e sono 2.536.
Calano sensibilmente i matrimoni, soprattutto quelli religiosi. Nel corso del 2016 sono state 129 le coppie che si sono unite ufficialmente: 88 con rito civile e le restanti 41 davanti all’altare. Dati molto differenti da quelli del 2007 quando erano state 103 le nozze benedette da un sacerdote e 76 invece quelle celebrate in municipio. Dei 129 matrimoni contratti l’anno scorso, in 35 almeno uno dei due sposi è di nazionalità straniera, e quasi sempre si tratta della sposa.
Le statistiche del Comune hanno analizzato anche i ventidue quartieri di cui si compone il territorio comunale dove sono presenti quarantasei senza fissa dimora. Il più popoloso si conferma San Vito con 6.042 abitanti, seguito dal centro storico con 4.797; fanalino di coda, Rubbio con 66 residenti che, con un’età media di 50,8 anni è anche il più «anziano», seguito da Angarano (49,5 anni). La palma del rione più giovane va al Merlo dove i residenti hanno una media di quarant’anni.
Gli stranieri