Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, una settimana decisiva
Bilancio, scadenze, closing e derby con la «carta» a sorpresa della cordata lombarda
VICENZA A Vicenza da tempo si parla poco di calcio giocato. L’attenzione è tutta rivolta alle vicende societarie che da maggio vedono Boreas Capital impegnata nell’acquisto del club biancorosso con la novità, però, di una nuova cordata lombarda che sta valutando molto concretamente la possibilità di acquistare il club.
I giorni da qui a sabato prossimo sembrano quelli decisivi per segnare il futuro della società di via Schio, qualunque sia la strada che verrà imboccata. Al momento non sono bastate ben due conferenze stampa (10 luglio e 13 novembre) tra Boreas e Vi.Fin. per arrivare alle firme che chiuderebbero ed ufficializzerebbero il passaggio delle quote alla holding lussemburghese. In questi sei mesi è accaduto di tutto: si è avvicinata al Vicenza anche una cordata rappresentata dal politico piemontese Fabio Sanfilippo, che per sua stessa ammissione ha firmato un preliminare il 3 ottobre senza poi concludere concretamente l’operazione. Ma Sanfilippo ancora oggi resta in attesa di capire cosa succederà pronto a cogliere, se capiterà, la possibilità di acquisire la maggioranza del club di via Schio. Adesso però è arrivato il momento della verità perché alle porte ci sono scadenze importanti: la prima il 16 dicembre, data entro cui la società biancorossa dovrà provvedere al pagamento degli stipendi e contributi a calciatori e collaboratori, ma sono alle porte anche i pagamenti della rata annua dell’Iva (circa 588 mila euro), di quella corrente e del debito con il Comune (circa 42 mila euro).
Il club biancorosso ha preso tempo, considerato che la trattativa per la cessione dovrebbe concludersi entro pochi giorni, ma a meno di accelerazioni improvvise saranno ancora i soci di Vi.Fin. a dover mettere mano al portafoglio per onorare le scadenze. Fuori tempo massimo, infatti, pare anche la cordata lombarda, che potrebbe rappresentare la salvezza di un club che da troppo tempo convive con una situazione debitoria molto pesante e con risultati sportivi che dal 2001 hanno visto il Vicenza retrocedere dalla serie A per finire ben quattro volte in serie C. Tre ripescaggi non sono bastati per permettere ai biancorossi di mantenere la serie B che avrebbe permesso, con i contributi che in serie cadetta arrivano dalla Lega, di avere un aiuto importante nel tentativo di diminuire un debito che ad oggi è al centro delle discussioni. Per Vi.Fin. il debito è pari a 13 milioni 780 mila euro, per Boreas Capital si deve aggiungere oltre un milione. Un dato certo lo consegnerà il bilancio della stagione conclusa lo scorso 30 giugno, ma l’iter per l’approvazione non è ancora stato ultimato visto che la società dei revisori chiamata a pronunciarsi non si è ancora espressa. Non ci saranno problemi se il parere sarà favorevole e se i revisori dichiareranno che il bilancio è conforme alle norme e rispecchia lo stato patrimoniale e finanziario del club. La società di revisione però potrebbe anche dare parere negativo o dichiarare l’impossibilità di esprimere un giudizio. Parere che non è però vincolante, in quanto l’assemblea dei soci può approvare ugualmente il bilancio. Già qualche anno fa i revisori evidenziarono la grave situazione generale del club mettendo in dubbio la continuità aziendale, ma il bilancio fu ugualmente approvato e il Vicenza ha proseguito, pur tra mille difficoltà, l’attività aziendale.
Il tutto mentre sabato, al Mercante, si giocherà il derby con il Bassano: un match inedito in campionato ma già visto anni fa in Coppa Italia. Un match tra deluse, con in palio una vittoria che pesa più dei semplici tre punti.
Sul campo Sabato derby inedito in campionato con il Bassano, tra squadre fin qui deludenti