Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ristoranti (quasi) pieni e negozi penalizzati dal commercio digitale «Puntiamo al rush finale»
I ristoranti sorridono già, i negozi VICENZA sperano nel rush finale ma vengono penalizzati dagli acquisti online, che anche nel Vicentino coinvolgono una fetta sempre più ampia di persone. Ecco la fotografia scattata da Confcommercio degli acquisti di Natale 2017. Secondo gli studi dell’associazione di via Faccio, le spese per i regali dei vicentini sono iniziate un po’ in ritardo, ma la prospettiva è di raggiungere le quote del 2016, pur con qualche eccezione: si stimano in calo gli acquisti per i giocattoli, in lieve aumento le spese alimentari mentre anche nel comparto dei libri, che per tradizione rappresenta il regalo «dell’ultimo minuto», si spera in questo fine settimana. Senza contare gli acquisti online: secondo l’ufficio studi nazionale dell’Ascom la quota di persone che acquistano almeno un articolo in Rete è passata dal 28% del 2012 al 47% di quest’anno. «E il Vicentino in questo non fa eccezione» conferma il direttore di Confcommercio Vicenza, Ernesto Boschiero. Nelle analisi rese note da via Faccio, però, la fotografia è ad ampio raggio. Si parte dall’alimentare, di norma il capitolo di spesa più importante: «I ristoratori - spiega Boschiero - mettono in evidenza il buon andamento delle prenotazioni, con tanti locali che hanno già il tutto esaurito per il classico pranzo di Natale, ma molto bene sono andate anche le cene pre natalizie tra familiari e colleghi di lavoro. L’interesse per il cibo è confermato pure dai buoni risultati dei negozi di alimentari, con incassi che in questi ultimi giorni sono in lieve crescita rispetto all’anno scorso». In molti altri settori, invece, la partenza degli acquisti quest’anno è avvenuta più tardi rispetto al 2016: «Assistiamo a un andamento lento - osservano da Ascom anche se nei dati di spesa siamo in linea con gli ultimi anni». E dunque per abbigliamento, calzature, articoli di pelletteria, profumerie e in generale per le varie merceologie che vanno per la maggiore in questo periodo l’auspicio dell’associazione è che l’ultimo weekend «porti sotto l’albero un’accelerazione degli acquisti». Secondo i dati nazionali la spesa media per i regali è di 166 euro a persona «ma si deve fare i conti - osserva Boschiero - con una generale tendenza al risparmio».