Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il regalo dei soci di una banca: una termoculla e macchinari Dalla cassa rurale di Brendola 100mila euro per l’Usl 8
In 6.600, tutti i soci della banca, hanno detto «no» al cesto natalizio dall’istituto di credito: meglio impiegare quei soldi per la sanità, comprando macchinari all’avanguardia. Il dono - centomila euro investiti in strumenti di ultima generazione – arriva dalla Cassa Rurale di Brendola e ne hanno beneficiato quattro ospedali: oltre al San Bortolo di Vicenza anche i nosocomi di Valdagno, Arzignano e Noventa.
Tutto è nato dalla proposta di una giovane mamma di Arzignano socia dell’istituto che ha fatto presente ai vertici della banca alcune necessità all’ospedale arzignanese Cazzavillan. «È un invito che abbiamo accolto volentieri. Il nostro scopo come banca cooperativa non è la valorizzazione dei dividendi, ma il sostegno al territorio – osserva il presidente dell’istituto Gianfranco Sasso – ogni anno facciamo un omaggio natalizio ai soci: quest’anno, su loro stessa richiesta, abbiamo pensato con l’intera cifra altrimenti destinata ai pacchi-dono di fare un regalo “unitario” nell’ambito della salute».
I «doni» sono stati presentati ieri da Sasso assieme al direttore generale dell’Usl 8, Giovanni Pavesi, con i vertici sanitari. All’ospedale di Valdagno in Cardiologia è arrivato un «Quark Cpet», laboratorio per l’esecuzione di test cardiopolmonari da sforzo: «Questi test hanno un ruolo fondamentale per capire quali pazienti, fra quelli con severi scompensi cardiaci, possono ricevere un trapianto di cuore» spiega il dirigente medico Paolo Chinellato. In Nefrologia al San Bortolo il primario Claudio Ronco plaude al nuovo sistema «Sphygmocor Xcel», per diagnosi non invasive della pressione e rigidità arteriosa: «Questo tipo di analisi è lo standard di riferimento più all’avanguardia, per il rischio cardiovascolare». Il generatore di radiofrequenza donato a Chirurgia a Noventa, secondo il primario Francesco Salano, permetterà invece di velocizzare i trattamenti per le malattie delle vene superficiali. Infine, al Cazzavillan è arrivata una termoculla speciale: «Il vantaggio principale è che si può sollevare la parte superiore, spostare le spondine e trasformare tutto in un piano riscaldato – osserva il primario di Pediatria Eleonardo Schieven – un vantaggio fondamentale con i neonati più delicati. Dentro questa termoculla, inoltre, possono sentire la voce della mamma».