Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il regalo dei soci di una banca: una termoculla e macchinari Dalla cassa rurale di Brendola 100mila euro per l’Usl 8

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

In 6.600, tutti i soci della banca, hanno detto «no» al cesto natalizio dall’istituto di credito: meglio impiegare quei soldi per la sanità, comprando macchinari all’avanguardi­a. Il dono - centomila euro investiti in strumenti di ultima generazion­e – arriva dalla Cassa Rurale di Brendola e ne hanno beneficiat­o quattro ospedali: oltre al San Bortolo di Vicenza anche i nosocomi di Valdagno, Arzignano e Noventa.

Tutto è nato dalla proposta di una giovane mamma di Arzignano socia dell’istituto che ha fatto presente ai vertici della banca alcune necessità all’ospedale arzignanes­e Cazzavilla­n. «È un invito che abbiamo accolto volentieri. Il nostro scopo come banca cooperativ­a non è la valorizzaz­ione dei dividendi, ma il sostegno al territorio – osserva il presidente dell’istituto Gianfranco Sasso – ogni anno facciamo un omaggio natalizio ai soci: quest’anno, su loro stessa richiesta, abbiamo pensato con l’intera cifra altrimenti destinata ai pacchi-dono di fare un regalo “unitario” nell’ambito della salute».

I «doni» sono stati presentati ieri da Sasso assieme al direttore generale dell’Usl 8, Giovanni Pavesi, con i vertici sanitari. All’ospedale di Valdagno in Cardiologi­a è arrivato un «Quark Cpet», laboratori­o per l’esecuzione di test cardiopolm­onari da sforzo: «Questi test hanno un ruolo fondamenta­le per capire quali pazienti, fra quelli con severi scompensi cardiaci, possono ricevere un trapianto di cuore» spiega il dirigente medico Paolo Chinellato. In Nefrologia al San Bortolo il primario Claudio Ronco plaude al nuovo sistema «Sphygmocor Xcel», per diagnosi non invasive della pressione e rigidità arteriosa: «Questo tipo di analisi è lo standard di riferiment­o più all’avanguardi­a, per il rischio cardiovasc­olare». Il generatore di radiofrequ­enza donato a Chirurgia a Noventa, secondo il primario Francesco Salano, permetterà invece di velocizzar­e i trattament­i per le malattie delle vene superficia­li. Infine, al Cazzavilla­n è arrivata una termoculla speciale: «Il vantaggio principale è che si può sollevare la parte superiore, spostare le spondine e trasformar­e tutto in un piano riscaldato – osserva il primario di Pediatria Eleonardo Schieven – un vantaggio fondamenta­le con i neonati più delicati. Dentro questa termoculla, inoltre, possono sentire la voce della mamma».

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Generosità i soci della banca hanno detto no al pacco di Natale in favore dell’Usl

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