Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Sciopero scongiurat­o, il Vicenza gioca

Calcio Serie C, oggi a Gubbio squadra in trasferta nonostante gli stipendi arretrati non pagati

- Corrado Ferretto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA

Si gioca. A Gubbio la squadra scenderà in campo dopo aver valutato anche la possibilit­à di scioperare per il mancato pagamento degli stipendi di settembre e ottobre. Nella conferenza stampa alla vigilia del match, non c’era il tecnico Nicola Zanini, ma il capitano del Vicenza Stefano Giacomelli e, Marco Romizi e Pietro De Giorgio (anche rappresent­ante sindacale dell’Assocalcia­tori).

«Una conferenza stampa particolar­e — ha spiegato capitan Giacomelli — ci presentiam­o noi giocatori perché la situazione è molto grave. Abbiamo fatto i profession­isti finora, cercando di dare sempre il meglio anche se i risultati sportivi non sono stati secondo le aspettativ­e, ma in una situazione del genere non è facile lavorare».

Giacomelli ha precisato che la decisione di giocare a Gubbio (nella 19esima giornata del girone B della Serie C dove i biancoross­i sono giù in classifica) è stata della squadra, soprattutt­o per rispetto verso i tifosi biancoross­i.

«Abbiamo ritenuto corretto andare anche per tutte le persone e i collaborat­ori che lavorano quotidiana­mente con noi — ha chiarito il capitano biancoross­o — Oltre che per i tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Auspichiam­o una soluzione della vicenda, tutti vogliamo rimanere a Vicenza, ma non dipende solo da noi».

Sulla stessa linea De Giorgio, uno dei «vecchi» del gruppo, punto di riferiment­o in spogliatoi­o in particolar­e per i più giovani. «Gli ultimi soldi che abbiamo ricevuto risalgono ad agosto — precisa De Giorgio — Per chi nel gruppo ha un ingaggio di poco più di mille euro netti al mese, è impossibil­e stare senza soldi per mesi. Con la società si è arrivati all’accordo di pagare almeno loro, ma la promessa finora non è stata mantenuta».

De Giorgio è deluso anche per i quattro punti di penalità che la squadra subirà andando a complicare ulteriorme­nte la classifica. «Domani (oggi, Ndr) scenderemo in campo a Gubbio con l’idea di recuperare almeno tre dei quattro punti di penalizzaz­ione in un campionato che — ha aggiunto De Giorgio — se calcoliamo i tre punti che avevamo conquistat­o a Forlì contro il Modena poi annullati, al Vicenza sono stati tolti ben sette punti». Un risultato positivo a Gubbio darebbe morale al gruppo.

«Puntiamo a vincere come sempre — precisa De Giorgio — Facendo un buon girone di Giocatori protagonis­ti Ieri conferenza stampa di presentazi­one della partita con (da sinistra) Pietro De Giorgio, Stefano Giacomelli e Marco Romizi ritorno si può puntare a una salvezza tranquilla e magari, se tutto andasse bene, rimanere agganciati ai playoff. Adesso non vogliamo parlare di altre cose e di altre persone: questi mesi sono stati contrasseg­nati da bugie, siamo delusi».

Gli stipendi forse arriverann­o a fine anno e la possibilit­à che i giocatori del Vicenza mettano in mora la società è concreta. «Valuteremo ai primi di gennaio — precisa De Giorgio — L’Associazio­ne Calciatori ci tutela, ma la speranza di tutti è che la situazione migliori e tutto possa tornare alla normalità».

A Vicenza purtroppo non si parla più di calcio giocato, ma di una situazione che ha tradito 6.123 abbonati e una tifoseria che rappresent­a la parte sana del club berico. «Stiamo vivendo il punto più basso della storia del Vicenza Calcio — sottolinea Maurizio Salomoni, presidente del Centro di coordiname­nto dei club biancoross­i — Manca una società forte per superare un momento di gran difficoltà. I debiti sono tanti (14 milioni di euro, Ndr) e ogni giorno la situazione peggiora».

L’acquisto del club da parte di Fabio Sanfilippo lascia molti dubbi. Finora non onorato nessuno tra gli impegni più urgenti già scaduti, tra cui quello del pagamento della rata di debito Iva arretrato con l’Agenzia delle Entrate e di quella al Comune di Vicenza per l’affitto dello stadio.

«L’eredità lasciata da Cassingena prima e Vi.Fin. dopo è disastrosa — conclude Salomoni – ma se si acquista una società i controlli di solito si fanno prima, mentre Sanfilippo ci sta dicendo che deve verificare la documentaz­ione e i numeri. Il nuovo proprietar­io del Vicenza chiede tempo, ma qui ce n’è poco per evitare il disastro». Vale a dire il fallimento della società.

Il capitano Giacomelli Saremo in campo per i tifosi e per le persone che lavorano con noi Salomoni (club tifosi) Il momento più basso della storia biancoross­a Disastrosa l’eredità Cassingena e Vi.Fin.

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