Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza calcio, pagata parte dei debiti
L’ex presidente Pastorelli ha firmato gli assegni. La procura continua le indagini
La situazione del Vicenza calcio resta molto critica, ma almeno Iva e debiti con Agenzia delle Entrate e Comune sono stati pagati. Ad agire senza indugi ci ha pensato l’ex presidente del Vicenza calcio Alfredo Pastorelli che ha già pagato l’assicurazione (circa 42 mila euro) per quanto riguarda la scadenza con il Comune che verrà saldato ne prossimi giorni dalla compagnia assicurativa. Intanto la procura continua la sua indagine.
Sarà la procura ad avanzare istanza di fallimento per il Vicenza calcio come è accaduto solo un mese fa per il Palermo calcio? È presto per dirlo: la risposta è tutta nei tanti documenti contabili e societari prelevati giovedì dalla Finanza nel quartiere generale di via Schio. Quei documenti sullo stato economico e sulla situazione debitoria del club biancorosso, bilanci per primi, che ora verranno scandagliati dai militari. «La sofferenza esiste, bisogna vedere se è di una portata tale da giustificare l’attivazione della procura: bisogna capire di che dissesto si tratta» ha spiegato ieri il procuratore capo Antonino Cappelleri che con il sostituto Giovanni Parolin ha aperto d’iniziativa un’inchiesta – per ora conoscitiva senza indagati né ipotesi di reato – e delegato accertamenti ai finanzieri del nucleo di polizia tributaria e della procura.
Ma se è vero che il tracollo dello storico club della città sembra quanto mai vicino, non solo perché si è mossa la procura ma anche per la montagna di debiti accumulati, circa 14 milioni, ieri qualcosa si è mosso. Sì perché almeno la situazione debitoria con l’Agenzia delle Entrate e con il Comune di Vicenza per quanto riguarda il Menti è stata risolta. Come previsto, giovedì l’Agenzia delle Entrate ha escusso la fideiussioni a garanzia, decisione che è stata presa anche dal Comune di Vicenza e così la palla è passata alla Colombo Finanziaria dell’ex presidente Alfredo Pastorelli, alla Metrotecnica di Simone Dalla Vecchia e alla Marc-One di Marco Franchetto firmatari delle polizze a garanzia. Ad agire senza indugi ci ha pensato l’ex presidente del Vicenza calcio Pastorelli che ha già pagato l’assicurazione (circa 42 mila euro) per quanto riguarda la scadenza con il Comune che verrà saldato a breve dalla compagnia assicurativa. Nei prossimi giorni invece verranno versati alla compagnia assicurativa Itas anche i circa 600 mila euro che riguardano la scadenza annuale dell’Iva rateizzata, ma il pagamento all’Agenzia delle Entrate da parte della compagnia assicurativa non è in discussione e verrà eseguito ben prima del 29 gennaio, termine ultimo per non far saltare il piano di rientro. Il Vicenza calcio quindi non fallirà, almeno fino a giugno del 2018 per il mancato pagamento dell’Iva e nei confronti del Comune di Vicenza, ma ora Fabio Sanfilippo che è a tutti gli effetti il proprietario del Vicenza calcio si dovrà attivare per ripristinare le nuove fideiussioni a garanzia dei pagamenti con l’Agenzia delle
Entrate e con il Comune, pena la richiesta di entrambi gli enti di rientro immediato di tutta la parte debitoria restante. «Ho pagato per onorare un impegno preso – precisa Pastorelli – ho coperto l’importo totale anche se i firmatari della polizza eravamo in parti uguali in tre, oltre a me anche Simone Dalla Vecchia e Marco Franchetto. Con Dalla Vecchia ci siamo già sentiti, con Franchetto ci sentiremo nei prossimi giorni». Il nuovo proprietario del Vicenza calcio ha commentato che i pagamenti all’Agenzia delle Entrate e al Comune di Vicenza vanno nella direzione che porta al salvataggio della squadra e sono il frutto del suo operato, frasi che non sono per niente piaciute a Pastorelli. «Non ho avuto modo di parlare con Sanfilippo ma ribadisco che abbiamo pagato per onorare gli impegni presi e niente più». La palla passa ora al nuovo proprietario che se vuole salvare il Vicenza dal fallimento deve cominciare a mettere mano al portafoglio pagando gli stipendi ai giocatori. Fino ad ieri, nonostante le promesse di Sanfilippo non risulta che la situazione si sia sbloccata e di conseguenza la situazione del club berico resta molto difficile. Nonostante i tanti creditori che continuano a batter cassa non risultano comunque istanze di fallimento presentate al tribunale. Nemmeno quella per 200mila euro relativa ai mancati pagamenti degli affitti del centro tecnico Morosini di Isola che sembrava aver presentato Roberto Atzeni, legale di Boreas Capital e di River proprietaria dei campi da calcio. Ma non c’è istanza a detta dell’avvocato.
Cappelleri La sofferenza della società esiste ma bisogna capire di che dissesto si tratta