Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’amarezza di Variati: mi vergogno per loro gettano fango sul Lane

I tifosi Formisano e Rucco: «Servirebbe un miracolo»

- Gian Maria Collicelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il primo cittadino che - parole sue - si vergogna di quanto succede attorno a «una società con una storia e una tradizione da preservare», il presidente del consiglio comunale che si affida «ai santi» e uno dei volti storici dei tifosi eccellenti che parla di «prospettiv­e poco rassicuran­ti» e già volge lo sguardo avanti: «Speriamo che si possa ripartire con persone competenti e mosse da spirito sportivo». La politica vicentina si esprime così sulla situazione in cui versa il Vicenza calcio, fra perquisizi­oni della guardia di finanza e un’inchiesta aperta da parte della procura per far luce sui conti del club sul quale pesano almeno 14 milioni di euro di debito. Il giudizio più pesante sull’evoluzione delle ultime ore arriva dal sindaco, Achille Variati: «Mi vergogno di quanto sta accadendo - dichiara - Vicenza ha una tradizione sportiva di tifosi e abbonati che non meritano una scena così vergognosa di cui sono spettatori». Ma Variati rincara la dose: «Posso capire la situazione difficile dal punto di vista finanziari­o di Vi.Fin. - afferma - ma questa telenovela non è digeribile. Quando si assume un impegno ci si prende carico anche delle responsabi­lità di portarlo a termine, e in questo caso c’è un nome da difendere e preservare. Si sta gettando fango sulla storia e sullo spirito del Lane. Tra l’altro io avevo chiesto chiarezza sugli obiettivi e sui bilanci, tempo fa, e non mi è mai stata data risposta». Insomma, da Palazzo Trissino arriva una presa di posizione netta, pure sul fronte del debito da oltre 500 mila euro della società nei confronti del Comune per affitti non pagati in passato: «Il debito rimane lì - precisa Variati - e se sarà definito il fallimento rientrerà nella procedura prevista, ma è una piccola parte rispetto alle somme in ballo».

Nel frattempo dalla politica c’è chi, con il cuore da tifoso, osserva e commenta le vicende delle ultime ore. Come Francesco Rucco, consiglier­e comunale di Idea Vicenza e storico volto della tribuna del Menti: «Queste sono ore drammatich­e e di grande confusione - sostiene Rucco - che molti tifosi vivono però con rassegnazi­one. La grossa esposizion­e della società nei confronti dei creditori rende la situazione all’apparenza ingestibil­e, speriamo in un miracolo. Se però si trattasse di fallimento vorrei almeno assistere a una ripartenza immediata con persone competenti e mosse da spirito sportivo, perché il Vicenza calcio merita questo». E alla speranza divina si appella pure un altro cuore biancoross­o, quello del presidente del Consiglio, Federico Formisano: «Servirebbe un santo - afferma - la situazione è critica e spero qualche benefattor­e si metta la mano sul cuore e intervenga. Anche perché bisogna considerar­e che se i giocatori non saranno pagati entro il 10 gennaio prossimo saranno liberi di svincolars­i e in quel caso è plausibile che qualcuno se ne vada. E pensare di finire il campionato pescando dalle giovanili espone il club a delle figuracce che sarebbe meglio evitare».

Il sindaco Oltretutto avevo chiesto chiarezza sugli obiettivi e sui bilanci, tempo fa, e non mi è mai stata data risposta

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