Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I Pfas e i nuovi acquedotti Incontro dei genitori con Regione e ministero
Combattono per la salute, per il futuro VICENZA dei loro figli, contro l’acqua che ha avvelenato il loro sangue, contro l’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche di cui si sta occupando anche la procura di Vicenza che ha già indagato nove manager (attuali ed ex) dell’azienda Miteni di Trissino. Sono le «Mamme no Pfas – genitori attivi zone contaminate» che hanno chiesto ed ottenuto dalla Regione un incontro, o meglio un tavolo di confronto «per trovare una soluzione congiunta sul problema del nuovo sistema acquedottistico». Detto, fatto. La risposta di Palazzo Balbi è arrivata a stretto giro di boa, con il presidente Luca Zaia che ha messo nero su bianco «l’immediata disponibilità» della Regione. «Una lieta notizia» scrivono le mamme nell’ultimo comunicato del 2017, quello datato 31 dicembre. In cui ricordano la loro richiesta di un incontro «entro il 31 gennaio 2018» inoltrata a Regione, ministero dell’Ambiente, Cipe (Comitato interministeriale per l’Economia) e Veneto Acque. Allegano anche la «risposta tempestiva della Regione che conferma la propria disponibilità e che – aggiungono - ringraziamo». La speranza dei genitori è che anche gli altri enti chiamati si facciano. L’obiettivo è individuare una «soluzione congiunta su tempi e modalità per poter arrivare quanto prima alla realizzazione della nuova rete acquedottistica».