Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Innamorati della montagna avevano ricostruito la casa
FERRARA DI MONTE BALDO
Una famiglia innamorata della montagna. I Ferrari, genitori di Alessia, la ragazza che ieri nel primo pomeriggio ha scoperto i due amici morti, si erano comprati quel casolare, quasi in rovina, anni fa. L’hanno risistemato pietra su pietra. E anche se non sono del posto (risiedono a Monzambano, nel Mantovano, ma il padre lavora a Castelnuovo del Garda), tutti, in quello che è il più piccolo paese della provincia, li avevano visti almeno una volta. Sono volti familiari al sindaco, Paolo Rossi. «È da moltissimo tempo che possiedono quella casa e vi si recano appena possono, soprattutto d’estate - racconta - e la loro figlia è cresciuta qui. Me la ricordo fin da bambina». Poi Alessia è cresciuta finché in montagna non ha pensato di portarci i suoi amici. La comunità di Ferrara è sotto choc: di quanto accaduto se ne parlava ieri nell’unico bar del paese. Ne parlavano, anche i richiedenti asilo, in tutto dodici, provenienti dall’Africa, ospitati al ristoranti Del Baldo, che si sono visti passare davanti le ambulanze, i mezzi dei vigili del fuoco e i carabinieri.
«Alla fine era come fossero del posto - prosegue il sindaco Rossi -. Un paese come il nostro è tenuto vivo anche dalle molte persone che venivano in villeggiatura. E tutta la famiglia di Alessia aveva finito per innamorarsi del luogo, una passione che la figlia aveva portato avanti». Nella casa dove è avvenuta la tragedia è arrivato, per una parola di conforto, anche il parroco di Ferrara, che conosce la ragazza.
Il sindaco Venivano qui ogni volta che potevano