Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Lola, la maltese rubata un mese fa «Una ricompensa a chi ce la riporta»
ALTAVILLA
Lola era in auto, una cagnolina maltese bianca, senza pedigree. Tre settimane fa la sua padrona si è allontanata pochi minuti per poi trovare, al ritorno, un’amarissima sorpresa: qualcuno aveva rotto il vetro del finestrino e si era preso la cagnolina. Da allora, la Monica Magnani e i suoi parenti non si danno pace. Oltre a una corposa ricompensa (duemila euro) a chi la restituisce, la famiglia ha contatto associazioni e veterinari. Per la cagnolina rubata ad Altavilla è nato anche un gruppo Facebook, Cercando Lola, che ha più di duemila adesioni. A Magnani – contattabile al 3455023118 se si hanno notizie - è arrivata tantissima solidarietà: «Ancora non mi spiego quale sia il senso di un gesto del genere - racconta - Me l’ha data una famiglia qualche tempo fa, la madre aveva avuto i cuccioli ma non erano stati registrati. Lola non è un cane da esposizioni non capiamo questo accanimento, tanto più che chi l’ha rubato con tutto il tam tam che c’è stato sicuramente è venuto a conoscenza del fatto che lo cerchiamo e siamo pronti a pagare una ricompensa».
Il furto è avvenuto lo scorso 8 dicembre. Magnani aveva parcheggiato l’ auto vicino alla pizzeria Tourlè, ad Altavilla. Poco dopo ha scoperto il vetro infranto e la cagnolina non c’era più. Nei giorni successivi Magnani e i suoi familiari hanno diffuso volantini e contattato anche le associazioni animaliste, a partire dall’Enpa. «Non abbiamo idea di chi possa aver compiuto un simile gesto» allarga le braccia la signora. La disponibilità alla ricompensa, ben superiore al valore sul mercato dell’animale, è stata resa nota subito. Purtroppo, però, in tre settimane nessuno si è fatto avanti. «Abbiamo anche analizzato, grazie a un carabiniere estremamente gentile, le telecamere di videosorveglianza della zona del furto, purtroppo senza esito» spiega la proprietaria. La famiglia si è mossa anche fuori provincia, anzi, l’appello per Lola è stato trasmesso in tutta Italia: «Abbiamo rintracciato tutti i contatti di tutti i veterinari degli ordini professionali d’Italia. E gli abbiamo scritto – conclude Magnani – hanno il riferimento di Lola, speriamo che tramite il microchip riescano a riconoscerla e riportarcela».