Una Montagna di Libri e la «difesa» di Buttafuoco

Un pamphlet contro l’uso della pistola facile e l’autodifesa fai da te. Il titolo è eloquente, «Armatevi e morite» (Sperling & Kupfer), e ne è coautore Pietrangelo Buttafuoco, protagonista di un nuovo incontro a «Una Montagna di Libri», la festa internazionale della lettura di Cortina d’Ampezzo lunga tutta la stagione invernale. Impegnato in conversazione col giornalista del «Corriere del Veneto» Giovanni Viafora, l’appuntamento con Buttafuoco è in programma

domani alle 18 al Miramonti Majestic Grand Hotel (ingresso libero fino a esaurimento posti). Scritto a quattro mani con Carmelo Abbate, il saggio affronta un tema quanto mai attuale in Italia. Perché è agli italiani «ingannati» dall’idea giustificata di armarsi di pistola in casa e pronti a premere il grilletto al primo intruso che i due giornalisti e scrittori intendono rivolgersi, oltre che alla politica. Il cittadino che diventa poliziotto di sé stesso in un Paese civile in cui è lo Stato (un valore fondante conquistato nei secoli) ad avere il dovere di provvedere e assicurare la sicurezza è un controsenso, sostengono con forza gli autori dello scritto. Insomma, il mantra della difesa facile non è che un’illusione e un imbroglio, che nella realtà dei fatti e dei numeri - ad esempio quelli esposti nel volume della realtà statunitense, dove ci sono 88,8 armi da fuoco ogni 100 persone; eppure gli Usa sono primatisti negli omicidi - ci rende tutti più insicuri, più vittime. Una strada pericolosa, dunque, quella dei giustizieri home made. E questo al di là dell’appartenenza politico-ideologica: come dice il sottotitolo del libro, «Perché la difesa fai da te è un inganno (e non è di destra)». Dopo l’incontro con Pietrangelo Buttafuoco il festival letterario cortinese si prende una pausa. Riprenderà con Franco Gabrielli, capo della Polizia di Stato, atteso al Cinema Eden il prossimo 2 febbraio. Il programma completo di «Una Montagna di Libri» è online su unamontagnadilibri.it.