Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Un bando per stabilire la grafia ufficiale della lingua veneta
Ipiù se n’erano scordati. Ma legge approvata dal consiglio regionale che vuol fare dei veneti una «minoranza nazionale», già impugnata dal governo ed in attesa del verdetto della Corte costituzionale, continua a produrre silenziosamente i suoi effetti, promossa, ovviamente, da «Aggregazione Veneta», l’insieme delle associazioni di tutela della identità, cultura e lingua venete, che sfruttando le opportunità offerte dalla legge si è autoproclamata «ente di raccolta e di certificazione delle dichiarazioni di nazionalità veneta» oltre che «rappresentanza dei diritti di minoranza nazionale del Popolo Veneto». Proprio in virtù di questa «autorità», Aggregazione Veneta fa sapere di aver emanato un bando «per la standardizzazione della grafia della Lingua Veneta», iniziativa resasi evidentemente necessaria per via del fatto che il veneto, tramandato nei secoli per lo più per via orale, non presenta una grafia univoca tra provincia e provincia e talvolta perfino all’interno della stessa provincia. Se ne deduce che, una volta creata la Lingua Veneta ufficiale, tutti saranno tenuti ad adeguarvisi, anche se la novità potrebbe alimentare tensioni tra Verona, Vicenza e Padova, ma anche tra Destra e Sinistra Piave. Tant’è, per chi fosse interessato, la scadenza per la presentazione delle candidature alla commissione di valutazione è il 20 gennaio.