Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Otto ingegneri e un’idea Negli occhiali digitali per industria e medicina c’è un software vicentino
Nardo Ci ho scommesso, ho ricevuto anche dei no ma il 2018 sarà l’anno degli smart glasses
Occhiali digitali per riparare un VICENZA macchinario ottenendo informazioni da remoto. Oppure indossati da un chirurgo, che in sala operatoria svolge un intervento in modo più rapido ed efficace. Lo smartglass è di marca Epson, Apple, Facebook o naturalmente Google, ma il software è vicentino. È lo scenario, anzi, il sogno di una startup veneta in partenza in questi giorni per il Ces (Consumer Electronics Show) di Las Vegas (9-12 gennaio), la VisionLab Apps srl: «Gli smartglass si svilupperanno nello stesso modo degli smartphone: le applicazioni sui vari sistemi operativi potranno essere realizzate anche da società esterne. Noi ci saremo» assicura il fondatore Guido Nardo. Ingegnere informatico vicentino di 36 anni, Nardo ha fatto nascere la startup tre anni fa. Oggi vi lavorano altri sette giovani informatici – il «team», tutti ragazzi dai 20 ai 25 anni – e l’azienda fa il paio con un’analoga società di appoggio posseduta da Nardo a New York, fondata dal giovane nel 2011 dopo un periodo di viaggi e lavori all’estero: in Spagna, in Brasile e nella Silicon Valley, in California. Una volta tornato in Italia «sin da subito – racconta Nardo - ho scommesso sugli smartglass. Ricevendo, inizialmente, anche risposte e commenti negativi». La scommessa è stata fatta sullo sviluppo di software specifici per i Google Glass e, adesso, sugli smartglass di altri produttori che si stanno affacciando sul mercato. «Il 2018 è l’anno in cui queste tecnologie inizieranno a diffondersi» osserva l’imprenditore. Nei primi tre anni di vita la startup si è concentrata totalmente sulla ricerca e sviluppo, con finanziamenti importanti da Unicredit e dalla Regione Veneto, grazie ad un bando. Al Ces - vetrina internazionale dove per la prima volta quest’anno si affaccia una delegazione di 40 startup italiane, tra cui quella vicentina – la srl porterà due prodotti sviluppati in questi anni e ormai pronti per il mercato: un software adatto ai Google Glass da usare in sala operatoria e un’applicazione simile ma adatta al mondo della produzione industriale. «VisionHealthCare, che abbiamo sviluppato con il partner industriale Dedalus, permette al chirurgo tramite gli occhiali e una serie di comandi vocali di procedere con la registrazione in tempo reale di dati clinici e parametri vitali del paziente. Pur avendo le mani libere» spiega l’imprenditore. Il secondo progetto è invece pensato proprio con un occhio all’economia manifatturiera veneta. «L’applicazione che presenteremo al Ces – riprende Nardo – consente ad un operatore che indossa gli smartglass di avere formazione in tempo reale, di vedere oggetti in realtà aumentata o di essere guidato a distanza da un altro tecnico che, in remoto, vede quel che vede lui». Questo progetto in particolare è al giro di boa: in queste settimane la srl vicentina sta selezionando (le candidature sono aperte sul sito) trenta aziende italiane che potranno sperimentare gratuitamente gli smartglass con il software, per tre mesi. E se son rose (digitali, in realtà aumentata) fioriranno.