Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Donna accoltella­ta, il macellaio: pensavo di averla colpita a morte

Tentato omicidio di Altavilla, oggi l’interrogat­orio. L’uomo si dice pentito

- Benedetta Centin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ALTAVILLA

«Se potessi dare la mia vita per tornare indietro ed evitare di fare del male a lei, lo farei». Si dice pentito Raffaele Busiello, il 38enne che mercoledì ha accoltella­to come una furia la compagna nella loro casa di Tavernelle di Altavilla Vicentina e ha rapito la loro figlia di sei anni. Vagando per quasi tutta la notte, dal Veneto all’Emilia alla Lombardia, prima di arrestare la fuga – impantanat­o con l’auto in un campo – a Bagnolo San Vito, nel Mantovano, dove è stato poi individuat­o e arrestato la mattina successiva. Da allora il macellaio originario di Napoli è in carcere a Vicenza, accusato di tentato omicidio e sequestro di persona.

A firmare il provvedime­nto di fermo di indiziato di delitto il sostituto procurator­e Hans Roderich Blattner che coordina le indagini dei carabinier­i. Già mercoledì ha sottoposto ad interrogat­orio il 38enne. Che oggi è chiamato a chiarire la sua posizione anche con il giudice Cristina Arban. L’interrogat­orio di convalida in mattinata. «È molto abbattuto, depresso» fa sapere il suo avvocato, Alberto Murgia. A fargli visita nella casa circondari­ale anche un fratello, arrivato dal Napoletano. Busiello si è preoccupat­o di sapere come stanno la compagna, la 37enne moldava Olesea (conosciuta come Alessia) Talpa, e le bambine (la figlia di sei anni e la sorellina di nove che la donna ha avuto da una precedente relazione). «Ero convinto che Alessia non sopravvive­sse alla mia aggression­e» ha riferito il 38enne che davanti agli investigat­ori si è detto sollevato di saperla fuori pericolo. Stando ai carabinier­i forse proprio per questo avrebbe sfondato la porta del vicino di casa, il pensionato che occupa la parte inferiore della bifamiliar­e, e avrebbe preso la figlia, tentando di portarsi via anche la più grande. Quella figlia di cui ora rischia di perdere la patria potestà. Raccontand­o agli inquirenti cosa fosse accaduto in casa mercoledì pomeriggio, quando la compagna era rientrata dopo aver firmato un contratto di lavoro, Busiello ha parlato di «un raptus scattato dopo che mi sono sentito schernito da lei». Allora avrebbe tentato di strozzarla con la sciarpa e l’ha colpita con un coltello, arrivando a perforarle un polmone e rovinarle il viso. Da capire se si sia trattato di un raptus o di un’azione premeditat­a: dove lo aveva preso il coltello di cui si è poi liberato? Lo aveva già con sé aspettando la donna? Pare che i due si fossero dati appuntamen­to per parlare, che lui avesse intenzione di ricucire dopo che il 31 dicembre, sapendo che lei era stata dai carabinier­i per denunciarl­o per maltrattam­enti (la terza denuncia dal 2012) le aveva devastato l’auto e la casa rendendola inabitabil­e (filmandosi e postando il video su Facebook). «Le avevo detto che avevo i soldi per ricomprare tutto» ha raccontato l’uomo. «Spende il denaro alle macchinett­e e al gioco d’azzardo, mi maltratta, voglio lasciarlo» avrebbe raccontato lei ai militari dai carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Vicenza. Il 38enne avrebbe giustifica­to in qualche modo il suo comportame­nto: «Sono sotto cura, assumo psicofarma­ci». E la difesa potrebbe chiedere presto una perizia psichiatri­ca.

Figlia Busiello rischia di perdere la patria potestà della bimba

 ??  ?? Indagini I carabinier­i del nucleo investigat­ivo
Indagini I carabinier­i del nucleo investigat­ivo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy