Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La madre di Luca ai paesani: commossa dal vostro affetto Il funerale del figlio e del fidanzato e il grazie sui social
È passato meno di un giorno dal funerale di suo figlio Luca e del compagno Alex, morti soffocati dal monossido in una villetta di montagna nel Veronese, quando mamma Gabriella scrive in rete per ringraziare la comunità leonicena. Lo ha fatto con un messaggio sul gruppo Facebook «Sei di Lonigo se...»: «Ringrazio ancora tutto il paese di Lonigo che si è stretto attorno a noi in questo momento di dolore, siete stati tantissimi ed avete fatto un gesto bellissimo – ha scritto ieri la mamma del 21enne Luca Bortolaso - . Ci avete lasciati tutti senza parole, non possiamo fare altro che ringraziarvi tutti infinitamente». E tra «mi piace» e commenti, molti dei quali da genitore a genitore, è stato un fiume in piena: tutti a stringersi attorno ad una famiglia che d’ora in avanti dovrà convivere con un grande dolore, quello della perdita dell’amato figlio. «Semplicemente grazie a voi per la grande forza in un momento così drammatico. Insieme si può», ha postato Chiara, «Non possiamo che stringervi in un abbraccio. Lonigo è con voi» ha risposto Antonella, «Da padre posso capire il dolore. Condoglianze» ha riportato Angelo, e ancora «Ho conosciuto Luca e la sua dolcezza. Un dolore troppo grande da sopportare come mamma. Non oso pensare. Un bacio e un abbraccio da mamma a mamma», il messaggio di Miriam.
Venerdì pomeriggio la chiesa di Arzignano non è riuscita a contenere tutta la folla di parenti e amici presenti ai funerali dei due fidanzati Luca Bortolaso e Alex Ferrari, di Bagnolo di Lonigo il primo e Arzignano il compagno. Una cerimonia congiunta, come da volere delle famiglie che sapevano quanto i due ragazzi si amassero. Assieme nella vita e nella morte.
A ucciderli, martedì 2 gennaio, le esalazioni di monossido nella villetta di montagna a Ferrara di Monte Baldo in cui avevano passato il Capodanno con due amiche. I due ventunenni se ne sono andati nel sonno, respirando il gas sprigionatosi dal braciere che avevano portato in camera per riscaldarsi. «Con i loro occhi e con le loro mani Alex e Luca sentivano ed esprimevano il profondo del loro essere. Luca e Alex ci invitano a cantare assieme a loro, il nostro saluto di oggi è in realtà un arrivederci» le parole pronunciate venerdì da don Roberto Castegnaro nell’omelia, davanti alle due bare con fiori bianchi e gialli.