Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Telenovela Vicenza, ecco i francesi Torna in pista il gruppo di Clairin
La cordata bussa da Pastorelli: «Farò da advisor». Da verificare la disponibilità di Sanfilippo a cedere. Il tecnico Zanini: «Ora aspettiamo gli stipendi promessi»
All’orizzonte Sabato prossimo allo stadio Euganeo c’è il derby di Coppa Italia con il Padova
Il caos in cui si dibatte VICENZA il Vicenza è sotto gli occhi di tutti: un bilancio da approvare, una continuità aziendale che Fabio Sanfilippo, nuovo proprietario del club, dovrà dimostrare di poter garantire, le garanzie fideiussorie con Agenzia delle Entrate e Comune da ripristinare.
Un contesto pesantissimo, con parecchi debitori pronti a presentare decreti ingiuntivi, e gli stipendi e relativi contributi scaduti lo scorso 18 dicembre da pagare a calciatori, dipendenti e collaboratori. In attesa di sapere se domani verranno pagati gli stipendi ai giocatori del Vicenza, poteva forse mancare un’altra cordata a bussare in via Schio? Il gruppo per la verità è già noto, si è avvicinato al Vicenza ad ottobre ed è capitanato dai manager francesi Raphael Clairin e Brice Desjardins. Prima di Natale, nonostante Sanfilippo avesse appena acquistato il club biancorosso, sembrava che la trattativa potesse decollare ma poi non se ne fece nulla. A distanza di una ventina di giorni la cordata francese si ripresenta e nell’operazione chiede appoggio alla famiglia Pastorelli: a Nicola per visionare i numeri della società biancorossa e all’ex presidente del Vicenza Alfredo per portare avanti l’operazione. «Preciso e sottolineo che mi è stato chiesto di essere l’advisor della trattativa — spiega il patron de La Colombo Finanziaria — al momento altro non posso dire, perché incontrerò Clairin solo nei prossimi giorni».
Ma perché il capogruppo della cordata francese ha bussato alla porta dei Pastorelli e non a quella di Sanfilippo, che è l’attuale proprietario del Vicenza? E soprattutto: il politico piemontese è davvero disposto a cedere il club? «Sono domande alle quali non so rispondere — precisa Pastorelli — posso solo dire che se ripagati scontrerò le possibilità economiche e la serietà del gruppo che conoscerò, opererò da advisor e basta. E non farò parte dell’eventuale nuova proprietà perché con il calcio ho chiuso». Da parte sua Sanfilippo, tramite il proprio profilo Facebook, mette in chiaro che «ora il Vicenza non ha più rischi imminenti ma bisogna lavorare sodo e ripartire» lasciando intendere di non pensare a trattative di compravendita della società. I prossimi giorni chiariranno molte cose ma tutto questo tourbillon di voci non può non turbare la squadra guidata da Nicola Zanini che in questi giorni sta preparando il derby di Coppa Italia con il Padova in programma sabato prossimo all’Euganeo.
«Abbiamo lavorato molto dal punto di vista atletico in questi giorni — spiega l’allenatore del Vicenza — i giocatori hanno lavorato bene ma stiamo vivendo una situazione che non può non condizionarci». L’attesa è per domani, quando dovrebbero essere gli stipendi: un giorno che deciderà il futuro di molti calciatori biancorossi. «Sono state fatte tante promesse finora mai mantenute — sottolinea Zanini — per cui è normale essere un po’ diffidenti: chiediamo solo quello che ci spetta. Se gli stipendi verranno pagati lavoreremo con la voglia di sempre e un po’ di serenità in più, anche se non siamo stupidi e capiamo che la situazione non è semplice». E con i 4 punti di penalizzazione il Vicenza andrà al penultimo posto. «Finora abbiamo sempre giocato puntando ai playoff, dalla prossima partita dovremo pensare prima di tutto a salvarci. Un cambio di obiettivo non semplice da metabolizzare».
L’ultima considerazione Zanini la dedica a Pierpaolo Bisoli, che ha dichiarato che il derby il Vicenza lo giocherà con la Berretti. «Non voglio replicare — precisa — ma si tratta di parole che mi sono parse fuori luogo».