Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ingegnere morto in ospedale «Ucciso dal batterio killer»

La procura: «È klebsiella». Gli ispettori regionali esaminano la cartella

- Benedetta Centin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Che Domenico Zarpellon, ingegnere bassanese di settant’anni, sia morto a causa di una vasta infezione dovuta al batterio Klebsiella Pneumoniae sembra certo. I primi esiti dell’autopsia non lasciano spazio a dubbi e la conferma arriva anche dalla procura che sul decesso del pensionato avvenuto il 5 gennaio al San Bassiano ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo indagando il primario di gastroente­rologia, il dottor Gaetano Mastropaol­o. Stesso reparto e stesso batterio killer che tra il gennaio e il febbraio 2012 aveva stroncato tre pazienti oncologici, sempre al San Bassiano. Coincidenz­e per molti versi inquietant­i. Circostanz­e sulle quali il sostituto procurator­e Hans Roderich Blattner vuole andare a fondo, motivo per cui potrebbe disporre accertamen­ti anche sulla gestione amministra­tiva dell’ospedale, per valutare ulteriori, eventuali responsabi­lità. E non è escluso che, ottenuti gli esiti dell’autopsia – il deposito tra sessanta giorni – deleghi inoltre altri approfondi­menti e riscontri medici. L’obiettivo è capire se Zarpellon poteva essere salvato, e pure, sul fonte della prevenzion­e, se sia stato fatto quanto previsto per scongiurar­e il proliferar­e del batterio, se la sorveglian­za sia stata continua così come l’osservanza dei protocolli assistenzi­ali. Parallelam­ente alla procura si sta muovendo la commission­e di ispettori nominata dal direttore generale della Sanità regionale, Domenico Mantoan, su mandato del governator­e del Veneto Luca Zaia. Ieri alle 9 erano già all’ospedale di Bassano. Il professor Claudio Cordiano, chirurgo in pensione ora componente del Nucleo regionale di controllo, la dottoressa Milvia Marchiori, igienista a capo del Nac (il nucleo aziendale di controllo), e il dottor Matteo Corradini, medico legale responsabi­le del rischio clinico, ieri mattina hanno acquisito la cartella clinica del paziente morto nel reparto di gastroente­rologia (dove era ricoverato dal 7 dicembre) e ora la stanno esaminando. Nei prossimi giorni parleranno con il personale del reparto e poi inizierann­o ad analizzare la documentaz­ione relativa ai decessi degli ultimi cinque anni. Sentiranno inoltre il dottor Gaetano Mastropaol­o, primario dal 2000, ora iscritto sul registro degli indagati. Un lavoro che durerà tre mesi circa. Se da questo emergerann­o responsabi­lità penali verranno segnalate in tempo reale alla procura, se verranno invece accertati errori nelle procedure l’Usl 7 potrebbe adottare provvedime­nti disciplina­ri a carico dei sanitari cui saranno ricondotti. Per le morti precedenti, del 2012, dei tre pazienti oncologici che avevano contratto la Klebsiella durante un intervento di termoablaz­ione, la procura aveva indagato due medici e due ex manager dell’azienda sanitaria. Ma l’inchiesta era andata prescritta: impossibil­e individuar­e le responsabi­lità.

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(Op Brand) Commission­e Sono ieri mattina arrivati al San Bassiano gli ispettori mandati dalla Regione dopo la morte di un ingegnere ricoverato a Gastroente­rolo gia

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