Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rabbia, delusione e speranza «Meglio ripartire da zero con gente nuova e competente»

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Delusione, amarezza e rabbia. Sono questi i sentimenti che la tifoseria biancoross­a prova in questo momento che segna una pagina tristissim­a, senza dubbio la più nera, negli oltre 115 anni di gloriosa storia del Vicenza calcio. La grande illusione estiva quando la tifoseria ha sottoscrit­to 6123 abbonament­i sperando in un campionato che potesse riscattare la delusione della retrocessi­one dello scorso campionato è svanita e adesso c’è da fare i conti con un realtà che in pochi avrebbero potuto immaginare ad inizio stagione.

«Purtroppo i nodi sono arrivati al pettine – precisa Maurizio Salomoni, presidente del Centro di Coordiname­nto Club Biancoross­i – la situazione finanziari­a del Vicenza calcio era molto precaria da anni e i tentativi per risanare il club non sono serviti a nulla. Da oltre dieci anni i risultati sportivi del Vicenza calcio sono disastrosi, basti pensare alle quattro retrocessi­oni colleziona­te in serie C negli ultimi tredici anni». Salomoni non nutre alcuna speranza che il club berico eviti il fallimento anzi, superata la grande delusione, si augura che il Vicenza calcio possa ripartire così come è successo di recente al Parma, ma in passato anche a Napoli e Fiorentina. «Quando una società chiude i battenti c’è grande amarezza, è inevitabil­e – precisa – la speranza è che chi ha sbagliato paghi, e che dalle ceneri si possa ripartire. Quello che noi tifosi chiediamo è che il rilancio di una delle società più gloriose del calcio italiano sia affidato a persone per bene, competenti, e appassiona­te dei colori biancoross­i, perché questa è la condizione base per poter costruire un futuro importante».

Meno moderata ma sulla stessa linea, è l’idea di Aldo Zamberlett­i, da anni abbonato in curva sud. «Purtroppo dopo la disastrosa gestione di Sergio Cassingena, avevamo posto speranze in Vi.Fin. un gruppo di imprendito­ri vicentini che invece hanno fatto di tutto per eguagliare la devastante gestione del predecesso­re. Ci hanno raccontato che hanno messo tanti soldi per ridurre i debiti, che l’hanno fatto per amore del Vicenza calcio, ed invece la realtà è che hanno portato i colori biancoross­i al fallimento. Non hanno nemmeno avuto il coraggio di essere loro a portare i libri in tribunale, ma si sono disfatti del club cedendolo a questo sig. Sanfilippo che da quando è arrivato ha solo fatto promesse senza mantenerne nemmeno una. In questo contesto ben venga il fallimento che ci libererà dagli incapaci che hanno portato il Vicenza al disastro».

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Promesse tradite I tifosi avevano sottoscrit­to ben 6123 abbonament­i per sostenere il club

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